- Tra le scadenze fiscali più importanti da ricordare a febbraio vi è il versamento delle ritenute.
- Il 16 del mese è necessario versare la rata dei contributi INPS da parte di artigiani e commercianti.
- A fine mese deve essere presentata la domanda per la cassa integrazione.
Il mese di febbraio non è particolarmente ricco di scadenze fiscali. Sono due le date principali che i contribuenti devono segnare in calendario: il 16 ed il 28 febbraio. In questi due giorni devono essere assolti alcuni importanti adempimenti con il fisco.
Dal primo giorno di febbraio 2023 è previsto l’invio della dichiarazione IVA relativa all’anno di imposta precedente, ovvero il 2022. Sarà tuttavia possibile procedere fino al 2 maggio 2023. Il 13 gennaio scorso l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le istruzioni per l’invio.
Nella dichiarazione Iva di quest’anno ci sono alcune importanti novità, come l’aggiusta dell’apposito campo da compilare per il contributo straordinario contro il caro bollette. Ma vediamo tutte le scadenze del mese.
Scadenze fiscali del 16 febbraio 2023: il versamento delle ritenute
Partiamo proprio dal 16 febbraio, quando i datori di lavoro, soggetti all’obbligo dell’assicurazione Inail, devono procedere con il versamento.
L’adempimento più importante che devono effettuare questi contribuenti è la comunicazione delle minori retribuzioni, che si prevede di dover corrispondere nel corso del 2023 ai fini dell’autoliquidazione del premio Inail. Deve essere fornita anche la relativa motivazione. Il versamento può essere effettuato in un’unica soluzione o versando la prima rata, nel caso di pagamento rateale del premio.
Tra le scadenze fiscali da ricordare ci sono quelle che coinvolgono i condomini, che operano in qualità di sostituti d’imposta. Nel caso in cui hanno operato delle ritenute a titolo di acconto sui corrispettivi versati a gennaio per le prestazioni relative a contratti d’appalto, opere o servizi, devono provvedere a versarle utilizzando un modello F24.
Come sempre, il pagamento deve essere effettuato utilizzando le modalità telematiche. I codici tributo da utilizzare in questo caso sono i seguenti:
- codice tributo 1019 per le ritenute del 4% operate dal condominio quale sostituto d’imposta a titolo di acconto dell’Irpef dovuta dal percipiente;
- codice tributo 1020 per le ritenute del 4%, operate all’atto del pagamento da parte del condominio quale sostituto d’imposta a titolo d’acconto dell’Ires dovuta dal percipiente;
- codice tributo 1040 per le ritenute su redditi di lavoro autonomo: compensi per l’esercizio di arti e professioni.
Imposta sugli intrattenimenti e versamento dei contributi
Sempre il 16 febbraio 2023, i soggetti che esercitano delle attività di intrattenimento devono effettuare il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti relativi alle attività che sono state svolte nel corso del mese di gennaio 2023.
Anche in questo caso il versamento deve essere effettuato telematicamente, utilizzando un modello F24. Il codice tributo è il 6728, relativo all’imposta sugli intrattenimenti.
Tra le scadenze fiscali, sempre del 16 febbraio, vi è il versamento della rata dei contributi INPS, che devono effettuare gli artigiani ed i commercianti. In questo caso, i diretti interessati devono versare la rata trimestrale della quota fissa di contributi sul minimale di reddito. Il pagamento deve essere effettuato tramite modello F24.
Versamento delle ritenute
Anche i soggetti incaricati del pagamento dei proventi hanno in calendario una delle più importanti scadenze fiscali. Devono essere, infatti, versare le ritenute sui proventi derivanti da O.I.C.R. (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) che sono state effettuate nel corso del mese di gennaio 2023. Il pagamento deve essere effettuato tramite Modello F24, sempre con le consuete modalità telematiche.
Sempre il 16 febbraio devono passare alla cassa i sostituti d’imposta, che devono versare le ritenute operate nel corso del mese di gennaio 2023 su:
- redditi di lavoro dipendente e assimilati;
- redditi di lavoro autonomo;
- provvigioni;
- redditi di capitale;
- redditi diversi.
Il pagamento deve essere sempre effettuato tramite modello F24. Il codice tributo cambia a seconda del tipo di ritenuta, che è stata applicata.
Sempre i sostituti d’imposta devono provvedere a versare l’imposta dell’Irpef e le addizionali regionali e comunali sulle somme erogate ai dipendenti, nel corso del mese di gennaio, in relazione a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione.
Scadenze fiscali: cosa fare il 28 febbraio 2023
Tra le scadenze fiscali del mese di febbraio, non devono essere dimenticate quelle del 28. Quella sicuramente più importante riguarda la cassa integrazione: le imprese industriali devono presentare all’Inps le domande di CIGO per eventi che, oggettivamente, erano non evitabili e che si sono verificati nel corso del mese di gennaio 2023.
La CIGO, acronimo di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, ha lo scopo di integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori, per i quali è stata sospesa o ridotta l’attività lavorativa. La CIGO deve essere richiesta per situazioni aziendali dovute da eventi transitori, ma che, soprattutto, non siano imputabili direttamente all’impresa o ai suoi dipendenti. Tra queste cause rientrano, ad esempio, le intemperie stagionali.
La CIGO, dal 1° gennaio 2022, viene concessa anche per i lavoratori con contratto di lavoro subordinato, con la sola esclusione dei dirigenti.
Scadenze fiscali – Domande frequenti
Uno degli appuntamenti più importanti è il 16 febbraio, per i sostituti d’imposta, che devono versare le ritenute con Modello F24.
Sì, è possibile fare richiesta per la CIGO. La cassa integrazione viene concessa per eventi non imputabili all’azienda o ai suoi dipendenti.
Il 16 febbraio 2023 devono assolvere a questo obbligo i commercianti e gli artigiani. Ecco di cosa si tratta e come funziona.
Pierpaolo Molinengo
Giornalista