Modello richiesta di permesso retribuito

Cos’è la richiesta di permesso retribuito, quando si può presentare e come funziona. Scarica gratis il modello editabile.

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Modello richiesta permesso retribuito

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Cos’è la richiesta di permesso retribuito

Richiedere un permesso retribuito è una facoltà del lavoratore dipendente: si tratta di chiedere al proprio datore di lavoro di potersi assentare per un periodo dal lavoro, tuttavia queste assenze vengono pagate dall’azienda.

In Italia esistono permessi non retribuiti e altri retribuiti, in base al caso specifico. Generalmente i permessi retribuiti sono tutelati per legge, e indicati all’interno dei contratti collettivi nazionali del lavoro (CCNL). Non per tutti questi permessi sono gli stessi, perché il numero di giornate che il lavoratore può assentarsi pur mantenendo una certa paga è stabilito anche dalle dimensioni dell’azienda e da altri fattori.

I permessi retribuiti si differenziano da quelle che sono le ferie, che vengono cumulate normalmente durante il periodo lavorativo, e che anche in questo caso spettano di diritto al lavoratore entro certi limiti.

In busta paga è possibile verificare quali sono le ore lavorate effettivamente dal lavoratore, quali sono i giorni di malattia richiesti, e quali i permessi retribuiti e non. Solitamente il lavoratore che si assenta non può ricevere lo stipendio, se non per alcune casistiche specifiche, come la malattia.

In caso di infortunio, oppure malattia, il dipendente può rimanere a riposo e assentarsi dal lavoro per un certo periodo di tempo, ricevendo comunque una remunerazione, tuttavia è necessaria la documentazione medica che attesta tale condizione.

Come funzionano i permessi retribuiti

Durante il periodo di ferie e di malattia, regolarmente pagato dall’azienda, lo stipendio è lievemente inferiore a quello ricevuto durante le ore lavorative, ma è comunque presente. In base poi alle specifiche situazioni, il lavoratore può accedere a diversi tipi di permessi:

  • permessi retribuiti: sono pagati e collegati a precisi diritti del lavoratore, ad esempio quello di assentarsi per sostenere un esame universitario, oppure sono stabiliti in base alla legge 104, oppure ancora sono assenze per lutti o il matrimonio, o per motivi familiari e personali. Sono inclusi anche i permessi per la donazione del sangue, e per assistenza di familiari con handicap;
  • permessi non retribuiti: sono congedi per cui non è prevista retribuzione, secondo un accordo specifico con il datore di lavoro, per motivi familiari, situazioni di disagio personale o di un familiare, attività sindacale, per cariche elettive.

Se i permessi si dilungano nel tempo, si può arrivare a parlare di aspettativa, ovvero un periodo di astensione dal lavoro più lungo. In questo caso tuttavia la richiesta deve essere giustificata al datore di lavoro da motivazioni comprovate, e il datore può anche rifiutare di concedere questo periodo al dipendente.

Tra i permessi retribuiti vi sono anche i ROL, ovvero per Riduzione dell’Orario di Lavoro: si maturano ogni mese, in base alla riduzione dell’orario di lavoro stabilita dal datore. Sono permessi disponibili solamente per chi è assunto in modalità full time, e vengono presentati nella busta paga.

Questo tipo di permesso scade dopo un certo periodo, che può variare tra 12 e 24 mesi, tuttavia se il lavoratore non ne usufruisce, gli verrà accreditato in busta paga in denaro.

Tra i permessi retribuiti spiccano anche quelli per ex festività: sono festività non più riconosciute in Italia, se avvengono in un giorno lavorativo. Un esempio è la Festa dell’Unità Nazionale del 4 novembre, per cui viene cumulato un permesso retribuito, da utilizzare comunque solamente in caso di reale bisogno.

Come richiedere un permesso retribuito

Come può un lavoratore richiedere un permesso retribuito? Deve prima di tutto verificare quanti permessi ha a disposizione in base alle informazioni in busta paga, valutare quale tipo di permesso richiedere, e qual è la motivazione.

In ogni caso il lavoratore deve avvertire il proprio datore di lavoro sulla necessità del permesso, e fornire anche opportuna documentazione, soprattutto in alcuni casi. Si consiglia di inviare la richiesta almeno qualche giorno in anticipo rispetto alla data di assenza, documentando la richiesta con una lettera scritta in cui vengono specificate le motivazioni del permesso.

Va ricordato che, mentre il datore di lavoro può imporre al lavoratore di godere delle ferie in un preciso momento, non può invece procedere in questo modo con i permessi. Intorno alle modalità di fruizione dei permessi poi, ci possono essere precise regole, secondo la legge, in base alle motivazioni.

Un esempio sono i permessi garantiti dalla Legge 104, che permette di assentarsi per l’assistenza di persone disabili e non autosufficienti. Va poi sempre tenuto in considerazione che non tutti i permessi possono essere retribuiti.

Il datore di lavoro può rifiutarsi di erogare questi permessi retribuiti? Generalmente no, e non possono essere trasferiti ad altri soggetti. Le eccezioni a questa regola possono riguardare lavori di breve durata, o lavoratori introdotti in sostituzione di altri dipendenti in congedo.

Come compilare il modulo di richiesta di permesso retribuito

Come anticipato, per richiedere un permesso retribuito, il lavoratore deve presentare una apposita lettera al datore di lavoro, e comunicare la scelta almeno qualche giorno prima. Nella compilazione, vanno inseriti i seguenti dati:

  • dati sul datore di lavoro;
  • dati sul lavoratore;
  • richiesta del tipo di permesso;
  • indicazione del periodo per cui è richiesto il permesso;
  • motivazioni per cui si richiede il permesso;
  • data e firma del lavoratore.

Il documento deve essere poi consegnato al datore di lavoro, che deve procedere a controfirmarlo o validarlo. La lettera può essere inviata telematicamente o consegnata in formato cartaceo.

Modello di richiesta di permesso retribuito: download

Qui puoi scaricare il facsimile della richiesta di permesso retribuito

Modello richiesta di permesso retribuito – Domande frequenti

Cos’è la richiesta di permesso retribuito?

Si tratta di una lettera con cui un lavoratore dipendente chiede al datore di lavoro di assentarsi per un periodo di tempo per motivazioni personali. Ci sono alcune regole da rispettare, ecco quali.

Come funziona il permesso retribuito?

Quando si parla di permesso retribuito si fa riferimento al diritto del lavoratore dipendente di accedere ad un periodo di astensione dal lavoro per alcuni motivi particolari. Per farlo però, deve consegnare una richiesta specifica per tempo al datore.

Come si compila il modello per la richiesta di permesso retribuito?

Vanno indicati i dati del lavoratore e del datore di lavoro, e inserite poi le motivazioni del permesso e le date di riferimento. Ecco come procedere.

4 commenti su “Modello richiesta di permesso retribuito”

  1. Salve,
    Mi è capitata l’occasione per fare un corso di formazione professionale telematica. Le lezioni prevedono un obbligo di frequenza due sere alla settimana per sei mesi.

    Attualmente ho già un lavoro a tempo indeterminato ma l’intenzione è quella di cambiare per tornare nel settore dei miei studi.

    Vorrei richiedere delle ore di permesso per garantirmi l’obbligo di frequenza.

    A conti fatti in busta paga ho maturato abbastanza ore di permessi da coprire tale esigenza (1 ora e mezza per due volte alla settimana per 6 mesi).

    Come posso procedere? L’azienda è poi obbligata a darmele ?

    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      dovrebbe fare richiesta al datore di lavoro, se la richiesta è compatibile con l’ordinario svolgimento dell’attività, gli potrebbe accordare il permesso, negarlo o trovare un accordo.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  2. Buonasera, ho una domanda da fare, mio marito verra’ sottoposto ad un intervento, nel momento in cui tornera’ a casa, io, moglie posso usufruire dei 3 giorni di congedo x assistere il malato ? E se si, come funziona ? Chi mi deve rilasciare il foglio ?

    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      le variabili in campo sono numerose, si consiglia di chiedere al datore di lavoro per avere indicazioni in merito.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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