- Una startup innovativa è caratterizzata da una elevata componente tecnologica.
- Per costituire una startup innovativa è necessario rispettare alcuni requisiti.
- Una startup innovativa prevede sempre l’apertura di una società di capitali.
Nell’attività di ricerca in ambito startup innovative, è possibile imbattersi sul web in contenuti non del tutto aggiornati, o con aspetti normativi che contengono semplici elenchi di informazioni generaliste sulla normativa, senza andare nello specifico.
Si tratta di informazioni importanti, tuttavia è altrettanto utile poter dare un punto di vista pratico e relativo al caso specifico, soprattutto nel caso in cui si tratti l’ambito economico.
Di seguito voglio raccogliere alcune domande comuni che mi vengono poste solitamente in fase di costituzione della startup innovativa, in collaborazione con il portale SRLonline.com, da considerare valide per l’anno 2023.
Cos’è una startup innovativa nel 2023
Una startup innovativa è una nuova attività, con un potenziale di sviluppo, ad alto contenuto tecnologico, secondo quanto espresso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Autocertificandosi come startup innovative, queste realtà possono accedere a tutta una serie di agevolazioni e vantaggi nella crescita e nello sviluppo.
Per il 2023 vengono indicati alcuni requisiti per essere considerata come startup innovativa. Da qui andremo poi ad analizzare i casi specifici, rispondendo alle domande più frequenti. Uno dei primi requisiti riguarda l’età dell’attività: deve trattarsi di una impresa nuova, aperta da non più di 5 anni.
Inoltre, la startup deve avere sede necessariamente in Italia: può operare anche all’estero, tuttavia deve avere una sede operativa o una filiale in Italia. Esiste anche un limite di fatturato, annuale, di 5 milioni di euro, e non deve essere quotata in un mercato regolamentato, o distribuire utili.
Per essere considerata come startup innovativa, l’elemento essenziale è l’alto valore tecnologico, ma esiste anche un altro requisito: l’attività non deve derivare da una fusione, cessione o scissione di un ramo di azienda. Queste sono le principali indicazioni sui requisiti oggettivi fornite dal Ministero, ma ci sono anche alcuni requisiti soggettivi, che vedremo tra poco.
Fino a qui abbiamo visto quali sono le indicazioni fornite dai canali ufficiali, che è necessario rispettare per rientrare tra le startup innovative. Rispettando questi requisiti è possibile accedere ad importanti agevolazioni, come incentivi o fondi appositi. Tuttavia, vediamo ora di seguito nella pratica, come risolvere alcuni dei dubbi più frequenti.
Ho una partita iva, posso diventare startup innovativa?
No, la startup innovativa può solo essere una società di capitali (anche in forma di cooperativa), quindi le forme giuridiche previste sono:
- SRL, Società a Responsabilità Limitata;
- SRLS, Società a Responsabilità Limitata Semplificata;
- società cooperative;
- SPA: Società per Azioni;
- SAPA: Società in Accomandita per Azioni.
In ognuno di questi casi sono previsti determinati obblighi contabili e fiscali, per cui è consigliato appoggiarsi ad un esperto o a un commercialista professionista.
La compagine societaria sarà formata da soci stranieri, sia persone fisiche che società, posso comunque costituire una startup innovativa?
Si, non vi sono limitazioni in merito alla nazionalità dei soci di una startup innovativa. L’unica limitazione, se così si vuole chiamare, è data dalla necessità di indicare per trasparenza i soci di fiduciarie e holding non desumibili da nessun database ufficiale.
Ricordiamo, come visto prima, che per costituire una startup innovativa in Italia è necessario che la sede, o in alternativa una filiale, risieda nel paese.
Quante tasse (o imposte) posso risparmiare con una startup innovativa? Si può accedere al 5% di imposizione?
Lo status di startup innovativa non assegna benefici di natura fiscale, se non per gli investitori della società. La società stessa non ha quindi dei benefici fiscali diretti, esclusi diritti di segreteria e bolli (per il Registro Imprese).
In riferimento al 5%, attenzione a non confondere il beneficio fiscale per chi possiede i requisiti per accedere al regime forfettario (per i primi 5 anni con imposta sostitutiva al 5%), che viene anche denominato sotto al cappello di “start-up”.
Ho già costituito la società da più di un anno, ma non conoscevo la normativa. Come posso diventare startup innovativa?
Non è obbligatorio costituire una società e contestualmente iscriverla nella sezione speciale delle startup innovative, è comunque possibile acquisire lo status in qualsiasi momento entro i 60 mesi dalla costituzione della società.
Naturalmente, in caso di iscrizione successiva alla chiusura del primo esercizio bisognerà considerare, ad esempio, che le spese in ricerca e sviluppo dovranno già essere sostenute e indicate nel bilancio di riferimento, o che il brevetto o privativa software siano già intestati alla società.
Posso avere la detrazione fiscale sugli investimenti in startup innovative anche se investo tramite una holding?
Si, è possibile avere il vantaggio fiscale anche in caso di investimento da parte di società, generalmente il vantaggio fiscale consiste in una deduzione del 30% (fino a 1.800.000 euro di investimenti). Nel caso di holding che investe prevalentemente in startup innovative è addirittura possibile avere la detrazione fiscale a titolo personale per i soci della holding.
Gli Oicr e le società di capitali che investono prevalentemente in Start up innovative o PMI innovative ammissibili sono quei soggetti che, al termine del periodo d’imposta in cui viene effettuato l’investimento agevolato, detengono azioni o quote in Start up innovative o PMI innovative ammissibili pari almeno al 70% del valore complessivo dei loro investimenti.
Quanto tempo è necessario per “aprire” una startup innovativa nel 2023?
Non esiste una tempistica standard per la costituzione di una startup innovativa, che generalmente può andare da un minimo di 5-7 giorni a un tempo “indefinito” in caso di problematiche particolari.
Bisogna comunque sempre considerare le tempistiche per, ad esempio, avere la disponibilità della partita Iva, che possono essere molto rapide (anche un paio d’ore dalla costituzione), mentre le disponibilità per la visura completa possono variare in base a diversi aspetti, anche se generalmente le Camere di Commercio hanno delle tempistiche specifiche di lavorazione in questi casi (10 giorni).
Sono uno dei founder di una nuova startup innovativa, siamo due soci entrambi con laurea magistrale, posso utilizzare il requisito del personale?
Come i più sapranno, oltre ai requisiti “oggettivi” (quali ricavi inferiori a 5 milioni o i 60 mesi dalla costituzione), lo status di startup innovativa può essere acquisito solo attraverso il possesso di uno di tre requisiti alternativi, che riassumendo sono:
- sostenere ne spese in R&S pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione;
- impiegare personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale);
- essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.
Con riferimento quindi al secondo requisito, ovvero il personale qualificato, bisogna considerare la risoluzione 87 del 2014 dell’Agenzia delle Entrate:
“Di conseguenza, gli amministratori-soci possono essere considerati ai fini del rapporto di cui all’articolo 25, comma 2, lettera h), n. 2, del decreto-legge n. 179 del 2012, soltanto se anche soci-lavoratori o comunque aventi un impiego retribuit nella società “a qualunque titolo”, diverso da quello organico.”
Questo vuol dire che i soci devono comunque essere impiegati nella startup innovativa, e quindi rientranti nella forza lavoro.
Costituire una startup innovativa – Domande frequenti
La nuova attività deve rispettare alcuni requisiti, come indicato in questo articolo. La componente tecnologica è importante per rientrare in questa categoria di startup.
Il tempo è variabile, in base agli adempimenti da rispettare, tra cui l’apertura della partita Iva.
No, è necessario aprire una società di capitali, come indicato qui.
Rosario Emmi
Dottore commercialitsa