Decreto milleproroghe: tutte le misure confermate per il 2023

Il decreto Milleproroghe per il 2023 prevede alcune misure dedicate al lavoro, alle politiche sociali e alle imprese, ecco quali.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Decreto Milleproroghe 2023
  • Il decreto Milleproroghe per il 2023 coinvolge diverse misure, che vengono riconfermate oltre la loro naturale scadenza.
  • Con il decreto Milleproroghe viene prorogato a giugno 2023 il termine per presentare la dichiarazione IMU del 2021, per enti non commerciali.
  • Il contratto di espansione viene prorogato anche al 2024 e al 2025.

Il decreto Milleproroghe è stato approvato, con diverse misure che portano in avanti la naturale scadenza di alcuni provvedimenti. Vengono confermati alcuni interventi normativi per il 2023 o anni successivi. Alcuni di questi interessano da vicino imprese e PMI, l’economia e il lavoro.

Tra le norme più importanti confermate per il 2023, viene prorogato il termine per la presentazione della dichiarazione IMU relativa all’anno 2021, per gli enti locali non commerciali, e viene riconfermato il contratto di espansione anche per il 2024 e per il 2025.

Il decreto autorizza anche le assunzioni per la pubblica amministrazione sul comparto difesa e sicurezza, e viene prorogato di un altro anno l’esonero dalla fatturazione elettronica per gli operatori sanitari per il 2023. Cambiano anche alcune scadenze sullo stralcio delle cartelle esattoriali.

Decreto Milleproroghe: di cosa si tratta

Il governo attuale ha introdotto diverse misure con la Legge di Bilancio 2023, soprattutto a livello fiscale e economico, tuttavia alcune vengono prorogate e modificate sulla base del nuovo decreto Milleproroghe approvato dal governo.

Vengono quindi date disposizioni su alcune proroghe previste per il 2023 o anni successivi di misure già presenti nel 2022, o di alcune norme. Questo decreto è stato confermato a fine 2022, prima di tutto da un comunicato stampa del consiglio dei Ministri, il numero 11:

“Il Consiglio dei ministri si è riunito mercoledì 21 dicembre 2022, alle ore 11.45 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Vicepresidente Matteo Salvini. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.”

Il decreto conteneva disposizioni urgenti in termini legislativi, che riguardano la Pubblica Amministrazione, l’Interno, ma anche disposizioni per economia e finanza, salute, istruzione e università, cultura, giustizia, lavoro e politiche sociali, infrastrutture, ambiente, imprese.

Con 198 voti favorevoli alla Camera, viene dato il via libera al decreto Milleproroghe, che coinvolge da vicino diverse misure interessanti per le imprese e per i contribuenti italiani.

Decreto Milleproroghe: misure fiscali

Tra le proroghe confermate per il 2023, una riguarda da vicino gli enti non commerciali, sia pubblici che privati, come enti assistenziali, previdenziali, sanitari, di ricerca scientifica, culturali, ricreativi, sportivi, religiosi, trust, oicr. Per questi soggetti viene prorogata a giugno 2023 la scadenza della presentazione IMU 2021.

Arriva una proroga anche per ciò che riguarda l’Iva: viene prorogato dal primo gennaio 2023 al primo gennaio 2024 il termine per l’introduzione dell’obbligo dell’invio dei dati sulle operazioni effettuate giornalmente, rispetto alla totalità dei corrispettivi delle operazioni imponibili, attraverso metodi di pagamento elettronici e tracciabili.

Viene inoltre prorogata al 2023 l’esenzione dall’imposta di bollo per la certificazione dei dati anagrafici in modalità telematica. Sul piano fiscale viene anche dato più tempo alle Regioni per votare sull’aumento dell’addizionale Irpef, ovvero fino alla fine di marzo 2023. In questi casi la tassa potrebbe salire dallo 0,50% all’1%.

Stralcio delle cartelle esattoriali: le proroghe

Una attenzione particolare va anche alla misura dello stralcio delle cartelle esattoriali, ovvero sullo sconto su tutte le cartelle di debito inferiori a 1.000 euro. La misura viene ulteriormente portata avanti nel tempo, fino a fine aprile 2023. Lo sconto arriverà non prima di quella data, tuttavia anche altri interventi collaterali vengono coinvolti dalla proroga.

Per ciò che riguarda l’invio delle richieste di saldo ai cittadini, da parte dell’ente di riscossione, si attenderà la stessa data, ovvero viene prorogata la sospensione attuale. Per ciò che riguarda invece la scelta dei singoli enti di procedere oppure no con lo stralcio, l’opzione può essere comunicata solamente fino a fine marzo 2023.

Non cambia nulla quindi per i Comuni che desiderano non partecipare allo stralcio, ma cambiano le date di riferimento per i contribuenti che hanno un debito verso il fisco o un’altra amministrazione.

Decreto Milleproroghe misure

Proroghe in ambito sanitario

Alcune misure vengono estese dal decreto Milleproroghe a proposito dell’ambito della sanità. Un intervento di tipo fiscale prorogato al 2023 riguarda la fatturazione elettronica: anche il prossimo anno saranno esonerati da questo obbligo i professionisti sanitari, con invio dei dati tramite Tessera Sanitaria.

Per ciò che riguarda invece le ricette elettroniche, sarà possibile inviarle anche via email fino al 31 dicembre 2024. Il decreto Milleproroghe istituisce anche 20 milioni di euro in aggiunta per il Piano Oncologico Nazionale.

Tra gli emendamenti del decreto, spicca anche quello che riguarda i medici di famiglia: potranno andare in pensione a 72 anni invece che a 70. Si tratta di una misura che coinvolge esclusivamente i medici di famiglia. Tuttavia si attende di conoscere la versione definitiva dell’emendamento.

Per ciò che riguarda i tirocinanti nella sanità, vengono inclusi nel monte ore anche il momento di sostituzione dei medici di base, e l’attività presso i pronto soccorso.

Stop alla proroga per il superbonus 110% sulle villette

Per ciò che riguarda invece il superbonus 110%, una delle principali e più convenienti agevolazioni in ambito edilizia, viene dato lo stop alla proroga per il 2023 sulle villette, nonostante alcune ipotesi messe in campo per prolungare la misura fino a giugno 2023.

Il governo quindi avrebbe bocciato la proposta, presentata da Fratelli d’Italia, di prolungare ulteriormente questa agevolazione, che molti attendevano per il 2023.

Va tenuto presente che in queste settimane è acceso il dibattito sullo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura imposto dal governo, che potrebbe avere conseguenze importanti sul comparto edile. A questo proposito si discute su quali regole attivare dopo questa stretta.

Proroga delle concessioni balneari

Una proroga che invece viene confermata è quella che riguarda da vicino le concessioni balneari. La proroga vede slittare le nuove concessioni dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024, tuttavia il provvedimento si trova al centro di un complesso dibattito, in cui è coinvolta anche l’Europa.

L’UE avrebbe richiesto infatti una maggiore liberalizzazione del settore, che al momento sarebbe costituito da un vero e proprio monopolio.

Oltre a questa proroga, per i Comuni che si trovano in difficoltà oggettive, è possibile portare avanti il termine delle concessioni balneari fino al 31 dicembre 2025. Viene tuttavia deciso di stabilire un tavolo tecnico in previsione delle nuove gare, presso la Presidenza del Consiglio.

Proroga alla richiesta di mutui agevolati

Una proroga prevista dal decreto interessa da vicino la richiesta di accesso ai mutui agevolati, per i giovani under 36. I giovani che rientrano nei requisiti per accedere al bonus potranno richiedere l’agevolazione oltre la fine di marzo 2023.

Verrà infatti garantita questa possibilità fino alla fine di giugno 2023, coinvolgendo i giovani che acquistano una prima casa chiedendo il prestito alla banca. Si parla quindi di più tempo per accedere al Fondo di Garanzia dei mutui agevolati.

La misura infatti avrebbe già interessato molti giovani italiani, e verrebbe riproposta per garantire un arco maggiore di tempo per presentarne domanda.

Proroga bonus mutuo under 36

Decreto Milleproroghe: lavoro e politiche sociali

Oltre agli interventi di tipo fiscale, il decreto Milleproroghe conferma anche alcune misure per il 2023 in materia di lavoro e politiche sociali. Viene prorogato ulteriormente, anche per il biennio 2024-2025 il contratto di espansione, che garantisce il ricambio generazionale all’interno delle grandi aziende.

Questo contratto permette l’esodo anticipato dal lavoro di 5 anni per chi è prossimo alla pensione, per favorire l’assunzione di giovani lavoratori. Ricordiamo che il datore di lavoro deve riconoscere un’indennità mensile per esodo ai lavoratori uscenti, e l’azienda deve avere almeno 50 dipendenti.

Inoltre, vengono definite le regole per quelle aziende che si impegnano a assumere almeno un lavoratore ogni tre, che hanno firmato il contratto di espansione. In questi casi è previsto un minore versamento da parte delle imprese in termini di indennità, con il supporto INPS, per 12 mesi. Per accedere a questa misura si riduce da 1.000 a 500 il numero di lavoratori dell’impresa.

Inoltre, se almeno il 50% dei lavoratori assunti è sotto i 35 anni, il sostegno per l’impresa ha una durata superiore, di 24 mesi. Per il prossimo anno vengono anche istituite ulteriori proroghe in merito al lavoro:

  • proroga al 2024 e al 2025 dell’intervento che prevede la riduzione oraria e l’integrazione salariale per determinate categorie di lavoratori, per aziende che occupano oltre 50 dipendenti, per 18 mesi;
  • proroga al 31 dicembre 2023 della sospensione dei termini di prescrizione degli obblighi contributivi per le gestioni previdenziali dei pubblici dipendenti, con termine al 31 dicembre 2023 per cui le pubbliche amministrazioni con rapporti di co.co.co devono versare i contributi per la Gestione Separata;
  • proroga per tutto il 2023 la competenza attribuita in via esclusiva ai consulenti del lavoro e alle associazioni datoriali per la verifica dei requisiti di osservanza delle prescrizioni del contratto collettivo di lavoro e del numero delle richieste di ingresso di cittadini non comunitari;
  • viene consentito alle ONLUS iscritte nella relativa anagrafe, di essere destinatarie del 5 per mille anche per l’anno 2023, nelle more del rilascio dell’autorizzazione della Commissione Europea necessaria per inoltrare domanda di iscrizione al RUNTS;
  • proroga al 31 marzo 2023 per il termine di presentazione delle domande di cassa integrazione guadagni straordinaria per le aziende che rientrano nel Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale e per i periodi di CIGS concessi per l’anno 2022.

Viene prorogata alla fine del 2023 l’amministrazione straordinaria di Alitalia. Vengono confermati per il 2023 i sostegni per l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, con lo stanziamento di 40 milioni di euro.

Sul credito di imposta, viene prorogato, a causa della scarsità delle materie prime, alla fine del 2023 il termine della consegna dei beni strumentali acquisiti entro la fine del 2022, se è avvenuto il pagamento di un acconto almeno del 20%.

Inoltre slitta al 30 giugno 2023 la possibilità per i locali, titolari di concessioni o autorizzazioni di utilizzare il suolo pubblico, mettere in strada tavoli e sedie senza specifica autorizzazione.

Proroga allo smart working per i soggetti fragili

Una misura che troverà una continuità è lo smart working per i soggetti fragili: secondo quanto ipotizzato dal decreto Milleproroghe, questo intervento, adottato in concomitanza all’arrivo della pandemia, per cui si ipotizzava lo stop per mancanza di fondi, verrà prorogato.

Sono state diverse le proposte portate avanti dai partiti per prolungare questa misura a giugno 2023 oppure fino alla fine dell’anno, tuttavia, se il decreto Milleproroghe verrà così confermato, coinvolgerà diversi lavoratori, sia nel settore privato che nella Pubblica Amministrazione:

  • lavoratori fragili;
  • genitori con figli under 14.

La proroga prevede l’applicazione dello smart working senza la necessità di un accordo individuale per queste categorie di lavoratori, fino a giugno 2023, purché questa modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione.

Proroga ai dehors liberi

Un intervento recente del decreto Milleproroghe riguarda i dehors, che saranno liberi fino alla fine dell’anno. Giancarlo Banchieri, presidente nazionale di Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi Confesercenti, si dichiara soddisfatto di questo emendamento:

“Accogliamo con grande soddisfazione la proroga al 31 dicembre 2023 dei dehors liberi proposta dal Governo. Si tratta di una richiesta che avevamo avanzato da tempo.”

Questo provvedimento garantisce un ulteriore risparmio alle attività che dispongono di dehors all’aperto, consentendo un ulteriore sostegno per le imprese provate dalla pandemia e dall’inflazione.

Ulteriori proroghe per il 2023

Oltre alle proroghe che coinvolgono i punti visti sopra, il decreto interviene con ulteriori norme, come quelle che favoriscono l’assunzione presso le Amministrazioni Pubbliche, per il comparto difesa e sicurezza. Vengono inoltre garantiti 10 milioni di euro al Ministero dell’Interno per un contributo verso i proprietari di immobili residenziali non utilizzabili a causa di occupazione abusiva.

Per ciò che riguarda le scuole, viene prorogato al 30 giugno 2023 l’intervento previsto dal PNRR per la messa in sicurezza, la costruzione e la ristrutturazione di edifici destinati ad asili nido e scuole dell’infanzia.

Per le norme che riguardano i trasporti invece viene confermato per il 2023 il divieto di circolazione per veicoli a motore che rientrano nelle categorie M2 e M3, per il trasporto pubblico locale, a benzina o gasolio Euro 2.

Per l’agricoltura, si proroga a tutto il 2023 l’obbligo di riportare al consumatore finale tutte le informazioni che riguardano il ciclo produttivo, il confezionamento, conservazione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli, anche per prodotti pronti al consumo.

Un intervento proposto recentemente riguarda il prepensionamento: sarà possibile raggiungere degli accordi per il pagamento della pensione da parte del datore di lavoro, purché vengano raggiunti dei requisiti minimi. Viene prorogata fino al 2026 l’estensione da quattro a sette anni dal termine del rapporto di lavoro per arrivare ai requisiti minimi per accedere alla pensione.

Decreto Milleproroghe – Domande frequenti

Cosa prevede il decreto Milleproroghe per il 2023?

Prevede di prorogare alcune misure e norme già presenti nel 2022, o alcune importanti scadenze. Tra queste, viene prorogato il contratto di espansione.

Decreto Milleproroghe: cosa prevede in termini fiscali?

Il decreto Milleproroghe prevede, per le misure fiscali, che gli enti non commerciali potranno presentare la dichiarazione IMU 2021 fino a giugno 2023. Scattano anche alcune proroghe per la fatturazione elettronica e per l’IVA: ecco di cosa si tratta.

Cosa si intende per decreto Milleproroghe?

Si tratta di un decreto che ogni anno può essere comunicato per prorogare misure già esistenti, prolungandone la durata, o per portare avanti alcuna scadenze.

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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Avatar di Giovanni Emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 10 Febbraio 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

2 commenti su “Decreto milleproroghe: tutte le misure confermate per il 2023”

    • Buonasera,

      non ci dovrebbero essere novità, in quanto l’emendamento sul personale ATA e Covid è stato bocciato.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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