- Per aprire un negozio di frutta e verdura è obbligatorio aprire la Partita Iva con il codice Ateco 47.21.00: “Commercio al dettaglio di frutta e verdura in esercizi specializzati”, oppure: 47.21.01: “Commercio al dettaglio di frutta e verdura fresca”.
- L’apertura di un negozio di frutta e verdura richiede un investimento iniziale che va dai 40.000 ai 60.000 euro.
- Uno dei requisiti per vendere frutta e verdura è quello di ottenere la licenza HACCP e seguire il corso. Il costo è a carico del titolare dell’attività anche per i lavoratori dipendenti.
Secondo le recenti ricerche condotte dall’Istituto Superiore di Sanità, il 40% degli italiani consuma dalle tre alle quattro porzioni di frutta e verdura ogni giorno. La metà degli italiani, invece, consuma almeno una porzione al giorno di frutta. Di conseguenza, aprire un negozio di frutta e verdura può essere un’idea di business conveniente, ma come fare?
I negozi di frutta e verdura hanno resistito allo sviluppo della GDO e oggi stanno vivendo una crescita grazie alla tendenza dei consumatori ad acquistare prodotti vegetali di alta qualità a filiera corta a chilometro zero. Sempre più persone, infatti, cercano prodotti biologici privi di pesticidi chimici dannosi per la salute umana.
Ma per aprire un negozio di frutta e verdura è necessario seguire un iter burocratico tipico delle attività commerciali. In più, ci sono alcuni requisiti da rispettare per poter vendere prodotti alimentari. In questa guida vedremo quali sono le procedure da seguire, i requisiti, i costi e tutto ciò che c’è da sapere su come aprire un negozio di frutta e verdura.
Indice
Come aprire un negozio di frutta e verdura: i requisiti
Per poter aprire un negozio di frutta e verdura è necessario avviare un’attività commerciale. Di conseguenza bisogna seguire un iter burocratico non diverso da quello previsto per l’apertura di una gelateria o per l’apertura di un bar.
Infatti, per aprire un negozio di frutta e verdura è necessario:
- aprire la Partita Iva;
- iscrivere l’impresa al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di riferimento;
- aprire le posizioni all’INPS e all’INAIL;
- inviare la SCIA (Segnalazione di Inizio Attività) al Comune;
- ottenere l’agibilità del locale;
- adempire alle norme igienico sanitarie;
- richiedere l’autorizzazione per l’esposizione dell’insegna.
È anche necessario che l’ASL e i Vigili del Fuoco facciano i sopralluoghi per verificare la messa in sicurezza del locale, e possano rilasciare la certificazione che afferma che tutto è a norma di legge.
Altri aspetti da non trascurare per aprire un negozio di frutta e verdura sono: trovare il locale adatto da acquistare o affittare e scegliere i fornitori di frutta e verdura.
Anche se non è necessario essere in possesso di particolari titoli di studio o specifici requisiti personali, vi è un importante requisito da rispettare. Infatti, per l’apertura di un negozio di frutta e verdura è necessario essere in possesso della licenza HACCP.
La licenza HACCP
Il certificato HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), riconosciuto a livello internazionale, si ottiene dopo aver frequentato un apposito corso che prepara il titolare e il personale sulle le norme esistenti e le buone pratiche in tema di sicurezza e igiene.
Questo attestato, infatti, è obbligatorio per tutte le attività che riguardano prodotti alimentari destinati all’uomo. Si tratta, quindi, di un sistema di autocontrollo che serve a prevenire i pericoli di contaminazione alimentare.
Consiste nel controllo sistematico della produzione e della lavorazione degli alimenti al fine di evitare qualsiasi tipo di contaminazione chimica, fisica e biologica. La durata di validità dell’attestato varia da regione a regione.
Quanto costa aprire un negozio di frutta e verdura
Per avviare una qualsiasi attività è necessario sostenere un costo iniziale, un investimento che andrà a coprire i principali costi di avviamento. Tra i costi da affrontare per aprire un negozio di frutta e verdura rientrano:
- affitto o acquisto del locale e arredamento;
- spese per le utenze;
- spese burocratiche;
- corso HACCP;
- materie prime;
- personale;
- marketing e pubblicità;
- commercialista;
- tasse, imposte, contributi;
- diritto Camerale.
In genere, per aprire un negozio di frutta e verdura, l’investimento iniziale da affrontare varia tra 40.0000 e 60.000 euro.
Per ridurre i costi di avviamento una soluzione è quella di aprire un negozio di frutta e verdura in franchising. Infatti, con la formula “chiavi in mano”, l’imprenditore non solo riduce i costi per avviare l’attività ma, in più, gode di importanti vantaggi, come:
- ricevere assistenza costante;
- ricevere una formazione sia per il personale che per l’imprenditore;
- utilizzare il know-how dell’azienda madre;
- godere della reputazione del marchio consolidato e della sua pubblicità.
Tra i principali marchi che offrono la possibilità di aprire un negozio di frutta e verdura in franchising ci sono:
- Fruttopoly;
- Fresca24;
- Ortofrutta Palestini.
Come aprire un negozio di frutta e verdura: Partita Iva
Il negozio di frutta e verdura, proprio come altri tipi di negozi, rappresenta un’attività di impresa in cui si vendono prodotti. Per tale motivo è necessario effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di riferimento.
Per aprire la Partita Iva e avviare l’attività è possibile scegliere scegliendo tra le seguenti forme:
- ditta individuale per i titolari unici;
- società per più soci.
Aprire la Partita Iva è obbligatorio, ma la procedura è semplice e veloce, e si può effettuare direttamente online sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per aprire una ditta individuale è necessario compilare e inviare il modello AA9/12 per persone fisiche all’Agenzia delle Entrate.
L’apertura della Partita Iva si può effettuare in tre modi:
- in via telematica dal sito dell’Agenzia delle Entrate;
- presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate;
- tramite raccomandata a/r.
Inoltre, la ditta individuale dovrà:
- individuare il codice Ateco relativo all’attività economica da avviare;
- scegliere il regime contabile da adottare;
- aprire una posizione previdenziale presso l’INPS e presso l’INAIL in caso di personale dipendente.
Codice Ateco
Il codice Ateco è un numero che indica in modo univoco una tipologia di attività economica. Nel caso del negozio di frutta e verdura il codice Ateco è 47.21.00: “Commercio al dettaglio di frutta e verdura in esercizi specializzati”.
In questo codice sono comprese:
- commercio al dettaglio di frutta e verdura fresca;
- commercio al dettaglio di frutta e verdura preparata e conservata.
Un altro codice che può essere utilizzato è il codice Ateco 47.21.01: “Commercio al dettaglio di frutta e verdura fresca”.
Questo codice ha il coefficiente di redditività del 40%, perciò la base imponibile delle Partite Iva con regime forfettario su cui vengono calcolati tasse e contributi ammonta al 40% del totale del fatturato.
Regime contabile
Per aprire un negozio di frutta e verdura come ditta individuale, i regimi contabili che si possono adottare sono i seguenti:
- forfettario;
- semplificato;
- ordinario.
Questi rappresentano l’insieme dei documenti contabili e degli obblighi previsti nell’esercizio dell’attività. Per un’attività appena avviata il regime fiscale più economico è il regime forfettario, che prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva, o flat tax, pari al 15% della base imponibile, che scende al 5% per i primi 5 anni.
Tuttavia, il requisito per adottare questo regime contabile è quello di avere un fatturato inferiore a 65.000 euro annui, e spese per il personale inferiori a 20.000 euro annui. In questo regime fiscale non si applica l’Iva.
Uno dei principali vantaggi di questo regime contabile riguarda le scritture contabili. Infatti, in tal caso non è previsto l’obbligo di tenuta di scritture contabili, ad eccezione delle fatture, al contrario dei regimi contabili semplificato e ordinario che prevedono maggiori obblighi e maggiori costi.
Mentre tra gli svantaggi del regime forfettario c’è l’aspetto che riguarda la deduzione delle spese. Infatti, non è possibile portare in deduzione o in detrazione i costi, cosa che invece è prevista nei regimi fiscali ordinario e semplificato. In questi ultimi casi, le principali tasse che vengono applicate fanno riferimento agli scaglioni Irpef.
Contributi previdenziali
Altro aspetto fondamentale è l’apertura della posizione previdenziale presso la Gestione Commercianti INPS per versare i contributi previdenziali.
Le aliquote del 2022 per il calcolo dei contributi che le ditte devono versare all’INPS sono del 24,48% per gli over 21 e del 23,28% per gli under 21. In questo caso di versa una quota fissa, e una variabile in base al fatturato annuo.
Il minimale da versare come quota fissa è di €3.983,73 per gli over 21 e di €3.788,81 per gli under 21. Tuttavia, le ditte individuali che aderiscono al regime forfettario possono richiedere una riduzione dei contributi del 35%.
Come aprire un negozio di frutta e verdura – Domande frequenti
Per poter vendere frutta e verdura è necessario avere la licenza HACCP e il costo dei corso, a carico del titolare dell’attività, va dai 40 ai 100 euro.
Si, trattandosi di un’attività commerciale continuativa, per i negozi di frutta e verdura è obbligatorio aprire la Partita Iva. Ecco come procedere.
Per aprire un negozio di frutta e verdura il costo iniziale può andare dai 40.000 ai 60.000 euro, e molto dipende dalle dimensioni del negozio. I costi del negozio in franchising sono più bassi. Leggi quali sono i vantaggi della soluzione “chiavi in mano”.
Buonasera,
sono un commerciante all’ingrosso di uova, codice ateco 46.33.10, con partita iva, iscrizione camera di commercio e inps, in regime semplificato.
Vorrei aprire un negozio di frutta e verdura; è sufficiente aggiungere il relativo codice ateco alla stessa partita iva? Pagherei solo i contributi inps, che già pago, visto che già sono iscritto alla gestione commercianti? Per la contabilità, come devo procedere?
Bungiorno,
in caso di vendita all’ingrosso di frutta e verdura dovrebbe aggiungere codice ateco a aggiornare autorizzazione sanitaria, poi comunicare in camera di commercio l’inizio della nuova attività.
Nel caso di commercio al dettaglio dovrebbe presentare la scia al comune, e il locale di vendita deve avere determinati requisiti. La iscrizione alla gestione commercianti non varia e la contabilità può essere tenuta anche in modo separato.
Grazie per averci scritto
Buongiorno,
voglio avviare un negozio vendita al minuto di frutta e verdura fresca provenienza da aziende agricole riconosciute italiane, che confezionano in contenitori con il codice a barre.
Quindi vendita al dettaglio solo il confezionato .
Inoltre posso aggiungere le farine e pasta confezionata secca, come la frutta secca.
Prodotti della terra.
Devo ugualmente avere il certificato HACCP ?
Dispongo della partita IVA e del codice ATECO 47.25.00
Non sono ancora attivo operante da decidere.
Per certo so che non usando celle frigorifere rumorose, non serve la SCIA’
Nell’attività di venditore frutta e verdura è sufficiente un locale tenuto freddo con banco d’appoggio in marmo vero italiano.
Nel mio caso cosa devo chiedere per esercitare da subito.
Ringrazio e saluto da Angela
Buongiorno,
per avviare un negozio di vendita al dettaglio di frutta e verdura fresca confezionata, farine, pasta secca e frutta secca, ci sono diversi requisiti da considerare:
Certificato HACCP: è necessario avere il certificato HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) per garantire la sicurezza alimentare. Questo certificato è obbligatorio per chiunque manipoli, conservi o venda prodotti alimentari.
Partita IVA e Codice ATECO: La partita IVA e il codice ATECO 47.25.00 sono corretti per la vendita al dettaglio di frutta e verdura.
SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): Anche se non utilizzi celle frigorifere rumorose, è comunque necessario presentare la SCIA presso il SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) del tuo comune. La SCIA è obbligatoria per l’apertura di qualsiasi attività commerciale.
Locale: Assicurati che il locale rispetti le norme igienico-sanitarie previste per il commercio alimentare. Anche se non utilizzi celle frigorifere, il locale deve essere adeguatamente refrigerato per garantire la conservazione ottimale dei prodotti.
Registrazione alla ASL: È necessario registrare l’attività presso l’ASL competente, che effettuerà controlli per verificare il rispetto delle normative igienico-sanitarie.
Autorizzazioni: Controlla se ci sono ulteriori autorizzazioni o permessi specifici richiesti dal tuo comune per la vendita di alimenti confezionati e prodotti agricoli.
Ricapitolando, per esercitare da subito, dovrai:
Ottenere il certificato HACCP.
Presentare la SCIA al SUAP del tuo comune.
Registrare l’attività presso l’ASL.
Assicurarti che il locale rispetti le norme igienico-sanitarie.
Se hai già la partita IVA e il codice ATECO, puoi procedere con le altre formalità. Ti consiglio di contattare direttamente il SUAP del tuo comune per ottenere informazioni dettagliate sui documenti specifici e i passaggi necessari.
Io mio nome e Marian Miu rezidente in Via Ferrarese Bologna. Voglio aprire un negozio di frutta e verdura e prodotti tipici locali . Ho i locale però non è grande in centro di Bologna. Sono interessato in franchising…ho 10000 mila euro. Mi bastano?
Buonasera,
dubitiamo che la cifra di 10.000 euro possa essere sufficiente per avviare questa iniziativa.
Grazie per averci scritto
Salve, con quale codice ATECO è possibile abbinare generi alimentarie vini con l’ortofrutta?
Buongiorno,
potrebbe aggiungere 47.25.00 al codice ateco per la frutta e verdura.
Grazie per averci scritto
Salve ho un negozio di alimentari con il codice ateco 471140 volevo sapere se posso vendere anche frutta e verdura?
Grazie
Buonasera,
in linea di principio è possibile. Dovrebbe verificare se la SCIA comunale è adeguata.
Grazie per averci scritto
Buongiorno,
avrei una domanda. Per aprire una piccola attività di vendita diretta dei prodotti del proprio orto non in un locale chiuso ma in prossimità dell’azienda agricola o in un altro luogo all’aperto (come ad esempio il cortile di casa) quali condizioni igieniche sarebbe necessario rispettare? non trattandosi di un negozio al chiuso presumo che le norme applicabili siano diverse.
Vi ringrazio
Buongiorno,
la vendita di propri prodotti sul fondo non implica alcun particolare adempimento, in altro luogo serve una autorizzazione o comunicazione al comune. Al di fuori dell’azienda agricola vi saranno dei parametri da rispettare anche da un punto di vista igienico sanitario, probabilmente non pressanti come per un commercio al dettaglio.
Consigliamo di rivolgersi al Comune in cui è localizzata l’attività.
Grazie per averci scritto
Buon pomeriggio vorrei un informazione vorrei aprire un piccolo negozio di verdure io ho il terreno di un ettaro come posso fare grazie mille
Buongiorno,
se apre un negozio (acquisto e vendita), il terreno è irrilevante. Se coltiva frutta e ortaggi su questo terreno potrebbe aprire una partita iva agricola, ma la maggior parte dei prodotti devono provenire dal suo terreno ed essere qualificato come imprenditore agricolo.
Grazie per averci scritto