Rimborso 730 su conto corrente o busta paga: quando arriva? Ecco cosa sapere

Quando viene accreditato il rimborso 730 IRPEF? Scopri qui il calendario completo con le date di riferimento e le modalità con cui avviene per i diversi contribuenti.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Rimborso 730
  • Il rimborso 730 è una somma di denaro che come lavoratore puoi ricevere in caso di presenza di un credito nella dichiarazione dei redditi di fine anno, ovvero se hai pagato più tasse del dovuto.
  • Il pagamento del rimborso IRPEF può avvenire tramite la busta paga oppure direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente del contribuente o ancora da parte dell’INPS nel caso dei pensionati.
  • Le tempistiche per ottenere il rimborso possono variare in base alla modalità e al momento in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi.

Ogni anno diversi soggetti sono obbligati a presentare la propria dichiarazione dei redditi, tramite modello 730 per lavoratori e pensionati, oppure Modello Redditi PF per chi percepisce guadagni da lavoro autonomo o altri redditi.

Come dipendente, pensionato o disoccupato puoi ottenere un rimborso IRPEF in busta paga, in specifici casi, oppure sulla pensione. In alternativa puoi richiederlo in maniera autonoma utilizzando il modello online o quello compilato. In questa guida scoprirai come ottenere il credito a tuo favore e quali sono le tempistiche.

Come datore di lavoro invece, dovrai anticipare queste somme ai tuoi lavoratori dipendenti, attraverso la prima busta paga disponibile. Queste somme ti saranno poi rimborsate dal fisco.

Cos’è il rimborso 730

Nel compilare la dichiarazione dei redditi con il modello 730 di fine anno può capitare, che in quanto contribuente, tu abbia diritto a un credito IRPEF da parte dell’Agenzia delle Entrate.

È un importo variabile che ti verrà restituito dall’Ente, oppure potrà essere utilizzato nella successiva dichiarazione dei redditi, andando a ridurre la somma da versare per l’anno successivo.

In ambedue i casi si parla di un rimborso 730. Nella pratica, ti trovi in una situazione in cui hai pagato più tasse del dovuto o sono state versate in più dal tuo sostituto di imposta, ovvero dal titolare. Per il datore di lavoro, questo significa anticipare di fatto queste cifre, per poi riceverle dal fisco.

Rimborso 730: come funziona

ContribuenteModalità di rimborsoChi lo erogaTempistiche
Lavoratore dipendenteNella prima
busta paga utile
Datore di lavoroIl mese successivo
alla presentazione del 730
Lavoratore autonomo o
senza sostituto di imposta
Su conto corrente o postaleAgenzia delle EntrateVariabile in base al caso specifico
o a eventuali controlli
PensionatoCon la pensioneINPS Entro due mesi dalla presentazione
della dichiarazione dei redditi

Una volta compreso il motivo per cui si può avere diritto ad un rimborso 730, vediamo come funziona. Il pagamento al contribuente di questo importo può avvenire in diversi modi:

  • in busta paga da parte del datore di lavoro;
  • dall’INPS per i pensionati;
  • dall’Agenzia delle Entrate direttamente sul conto corrente.

Il calendario dei versamenti varia in base alle modalità con cui vengono eseguiti i rimborsi e soprattutto in relazione a quando è stata presentata la dichiarazione dei redditi.

Chi può ricevere il rimborso 730

A poter percepire tale credito sono tutti coloro per cui l’imposta risulta, durante il conteggio in dichiarazione, inferiore alle ritenute pagate effettivamente. Il rimborso può quindi spettare a diversi tipi di soggetti, come:

  • lavoratori dipendenti (anche con diverse forme contrattuali);
  • lavoratori autonomi e partite IVA (in questo caso si parla di rimborso IRPEF o credito);
  • pensionati;
  • disoccupati che percepiscono sostegni al reddito.

In ogni caso si parla di rimborso 730 ogni qual volta i contribuenti paghino regolarmente l’IRPEF, l’Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche, trovandosi a credito verso il fisco.

Come si calcola il rimborso 730

Come si può intuire di aver versato più tasse del dovuto al fisco e di avere quindi diritto ad un rimborso? Questo si può fare tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi, ovvero utilizzando il Modello 730 (per lavoratori dipendenti e pensionati).

Solamente dichiarando i propri redditi infatti è possibile individuare quali sono le tasse pagate dal contribuente. Questo passaggio in parte viene svolto dal datore di lavoro o dal sostituto di imposta, tramite l’emissione della Certificazione Unica, in parte dal lavoratore che provvede a dichiarare i propri redditi percepiti durante l’anno.

Ogni situazione è specifica: le tasse vengono calcolate su una base imponibile, ovvero tenendo conto di possibili deduzioni e detrazioni fiscali e in relazione al reddito effettivamente prodotto durante l’anno.

Rimborso 730 in busta paga: quando arriva

rimborsi cosa sono

Il rimborso 730 in busta paga è regolato dall’art 16bis del Decreto Fiscale 124/2019. Viene effettuato direttamente dal datore di lavoro in quanto sostituto d’imposta. Il versamento avviene in linea di massima entro il mese successivo a quello in cui è stato consegnato il prospetto 730. L’importo verrà segnato e aggiunto con la prima busta paga disponibile.

Ricordiamo che in tutti i casi, fa fede la ricevuta telematica della presentazione del modello 730 ottenuta online, oppure consegnata dal consulente o dal CAF che ha eseguito l’operazione. Il datore di lavoro è obbligato ad erogare queste somme entro i termini previsti, anche se questo significa anticiparle ai lavoratori.

Rimborso 730 pensionati: come funziona

Anche i pensionati che presentano la dichiarazione dei redditi potrebbero beneficiare di un rimborso IRPEF, se hanno pagato più tasse del dovuto. In questi casi il sostituto di imposta è l’ente previdenziale, ovvero l’INPS.

Questo conguaglio può quindi arrivare direttamente con la pensione mensile del cittadino e la data di accredito cambia in base al momento in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi. Le operazioni per il rimborso partono dal secondo mese successivo alla comunicazione.

Per fare un esempio, il rimborso nel caso di dichiarazione presentata entro la fine di maggio può arrivare già nel mese di luglio, entro la metà, nel momento in cui viene corrisposta la pensione. L’INPS mette a disposizione la propria piattaforma online con accesso riservato al singolo pensionato per visualizzare tutti gli importi.

Rimborso 730 su conto corrente: quando arriva

In alcuni casi è possibile ricevere il rimborso fiscale relativo al 730 direttamente sul conto corrente. Si tratta di una possibilità garantita se il versamento viene effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Questo avviene per chi non ha un sostituto di imposta o decide di non richiedergli l’erogazione in busta paga. Ricordiamo che da quest’anno per chi presenta la dichiarazione dei redditi con il nuovo modello 730 semplificato è possibile optare per il pagamento dei rimborsi in modo diretto sul conto corrente tramite Agenzia delle Entrate.

Per farlo è sufficiente, al momento della visione dei dati e della compilazione del modello semplificato, dichiarare che si intende procedere senza sostituto di imposta. Questa scelta è libera, indipendentemente dalla presenza o meno di un datore di lavoro.

Ma quando arriva il rimborso 730 sul conto corrente in questi casi? L’Agenzia delle Entrate può procedere all’erogazione entro aprile 2025, tuttavia ha tempi variabili in base alla situazione specifica. Il versamento avviene sul conto corrente del contribuente in base all’IBAN indicato, oppure su un conto postale.

Calendario dei rimborsi 730 2025 e tempistiche

Data dichiarazioneData Rimborso in busta paga
Entro il 31 maggioEntro il 15 giugno
Dal 1 al 20 giugnoEntro il 29 giugno
Dal 21 giugno al 15 luglioEntro il 23 luglio
Dal 16 luglio al 31 agostoEntro il 15 settembre
Dal 1 al 30 settembreEntro il 30 settembre

La scadenza della presentazione del modello 730 precompilato, per il 2025 è fissata al 30 settembre. In base alle date di consegna della dichiarazione, antecedente a questo termine, è stato redatto un preciso calendario dei rimborsi IRPEF. Nella tabella abbiamo riportato le singole date riferite a chi riceve le somme in busta paga.

Per chi percepisce il rimborso sulla pensione mediamente i tempi di attesa possono essere di due mesi. I tempi si allungano invece per chi chiede l’accesso ai rimborsi senza sostituto di imposta, per cui l’Agenzia delle Entrate ha tempo fino all’anno successivo.

Le tempistiche possono essere maggiori anche nel caso in cui il fisco decida di applicare specifici controlli, ad esempio se il credito spettante risulta maggiore di 4.000 euro.

Rimborso 730: arriva a chi ha la partita IVA?

Il rimborso del 730 è strettamente legato a chi presenta questa dichiarazione dei redditi tramite 730, ovvero principalmente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, poiché chi ha una partita IVA utilizza il Modello Redditi PF per le comunicazioni reddituali. L’unica eccezione riguarda i lavoratori occasionali, che possono usare il modello 730 pur essendo autonomi, proprio perché non hanno una partita IVA.

In questo caso il rimborso IRPEF funziona in modo molto simile a quello previsto per i dipendenti, ovvero viene versato dal sostituto di imposta. Solamente se questo non è presente, l’accredito può arrivare direttamente sul conto corrente dell’interessato.

Esiste un altro caso da tenere in considerazione, ovvero quello in cui il soggetto percepisce diversi tipi di reddito, anche con partita IVA. In questo caso si può scegliere di utilizzare la somma spettante direttamente in compensazione di altre imposte, tuttavia non si può usare il Modello 730. Lo stesso vale se si intende aprire una nuova partita IVA.

Si può quindi dire che né le partite IVA ordinarie, né quelle a regime forfettario possono accedere al Rimborso 730, perché non utilizzano questo modello. Eventuali crediti spettanti possono essere tuttavia corrisposti in modalità diverse, ad esempio in compensazione.

Ritardi e controlli nei rimborsi 730

Le tempistiche che abbiamo indicato vengono applicate per qualunque tipologia di dichiarazione dei redditi, effettuata con il modello precompilato, in autonomia oppure eseguita utilizzando la consulenza di uno studio di commercialista o di un CAF.

Queste ultime opzioni sono sempre consigliate al fine di evitare errori. Tuttavia, vi sono delle eccezioni. Infatti, può avvenire che l’accredito del rimborso avvenga in ritardo. Si tratta di un evento che può capitare nel caso in cui vi siano verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ciò avviene quando si riscontrano i seguenti eventi:

  • incoerenza degli importi;
  • modifiche nella versione precompilata;
  • somme superiore ai 4.000€;
  • mancanza di giustificativi di spesa.

Il primo elemento che porta a un controllo approfondito da parte del fisco è la valutazione di importi incoerenti rispetto alle dichiarazioni fiscali precedenti. In questo caso il fisco va a verificare che sia tutto corretto.

L’altro aspetto è connesso alle modifiche del modello precompilato 730. Quindi se effettui delle integrazioni o delle aggiunte, sarà probabile che il documento sia sottoposto a un controllo successivo, ritardando il versamento dei relativi rimborsi.

Inoltre, sarà eseguita una verifica più approfondita nel caso in cui la somma da rimborsare eccede i 4.000€ totali. Infine, devi considerare la mancanza di giustificativi di spesa. In tutti questi casi, il rimborso può subire dei ritardi anche sostanziali.

In linea di massima l’Agenzia delle Entrate ha un tempo di 4 mesi, dal momento della consegna della dichiarazione, per completare i controlli. Tuttavia, in casi eccezionali è prevista anche la possibilità di estendere a 6 mesi queste verifiche, partendo dalla data ultima di consegna del modello 730. In questo caso, potresti ricevere il rimborso tra gennaio e febbraio dell’anno successivo.

Rimborso 730 per disoccupati

Anche i disoccupati in alcuni casi potrebbero avere diritto al rimborso 730: si tratta di coloro che percepiscono la NASPI, l’indennità di disoccupazione, dall’INPS. Per conoscere la propria situazione e verificare il contributo spettante, è possibile accedere al sito dell’ente previdenziale con le proprie credenziali digitali.

Ricordiamo che in questi casi l’ente funge da sostituto di imposta per il cittadino. A questo punto si deve accedere al proprio fascicolo previdenziale, andare su “prestazioni” e poi cliccare su “pagamenti“. Nel momento in cui è disponibile un rimborso, in questa sezione si può vedere la voce “rimborso 730 2024“.

Come chiedere il rimborso del 730 all’Agenzia delle Entrate

730 senza sostituto di imposta

Da quest’anno tutti hanno la possibilità, come contribuenti, di richiedere il rimborso anche senza sostituto d’imposta. In questo caso la domanda può essere effettuata in piena autonomia, come visto prima, utilizzando il modello 730 precompilato o semplificato, inserendo personalmente i dati nella versione online presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Questa opzione è stata utilizzata negli ultimi anni da più di 3 milioni di contribuenti. Infatti, è obbligatoria per i soggetti disoccupati, oppure opzionale per i dipendenti che vogliono avere la sicurezza di ottenere il rimborso.

Se prima dell’arrivo del modello 730 semplificato questa possibilità era riservata a chi effettivamente non aveva un sostituto di imposta, quest’anno è garantita anche a chi ha un datore di lavoro. Tutti quindi possono scegliere, procedendo online, di procedere al rimborso 730 senza sostituto di imposta, vedendosi accreditare le somme del rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul proprio conto corrente.

Il rimborso 730 cade in prescrizione?

Ottenere un rimborso quando si sono pagate più tasse del dovuto è un diritto del lavoratore. Ma è possibile che questo diritto cada in prescrizione? Se il fisco non procede correttamente all’erogazione di queste somme, il lavoratore può procedere a sollecitare tale versamento o richiedere un chiarimento.

Tuttavia se passano 10 anni senza che il diretto interessato invii alcuna richiesta, il diritto di ricevere queste somme può cadere in prescrizione. Il consiglio è quello di verificare tempestivamente, rivolgendosi all’Agenzia delle Entrate o richiedendo assistenza ad un commercialista, quali sono gli importi spettanti e le tempistiche per la ricezione.

Rimborsi 730 – Domande frequenti

Quando viene rimborsato il credito Irpef nel 2025?

Il rimborso del 730 avviene in base alla data in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi, generalmente il mese successivo.

Quando viene pagato il rimborso Irpef in busta paga?

Il rimborso in busta paga avviene per i dipendenti il mese successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi, mentre per i pensionati dopo 60 giorni.

Come funziona il rimborso Irpef senza sostituto d’imposta?

Puoi richiedere il rimborso in maniera autonoma, compilando il Quadro RW della dichiarazione dei redditi e senza l’intervento del sostituto d’imposta.

Come posso verificare se ho diritto ad un rimborso IRPEF?

Il contribuente può verificarlo tramite uffici dell’Agenzia delle Entrate oppure accedendo al proprio cassetto fiscale sul sito online, con le credenziali digitali.

Quando arriva il rimborso IRPEF per i lavoratori autonomi?

I lavoratori autonomi ricevono l’eventuale rimborso IRPEF direttamente dal fisco: le tempistiche possono dilungarsi in base al caso specifico e agli eventuali controlli effettuati. Il rimborso viene accreditato direttamente sul conto corrente, generalmente entro l’anno successivo, oppure si può optare per una compensazione.

Quando arriva il rimborso IRPEF per i pensionati?

I pensionati che hanno diritto ad un rimborso IRPEF lo ricevono generalmente entro due mesi dal momento in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi.

Quanto si prende con il rimborso 730?

La cifra esatta dipende dall’effettiva quota di tasse pagata in surplus rispetto a quanto dovuto al fisco: questo calcolo viene svolto in fase di dichiarazione dei redditi.

Cosa fare se ci sono ritardi nel rimborso 730?

Le cause dei ritardi possono essere molteplici: si consiglia di verificare che la dichiarazione dei redditi sia stata compilata e inviata nel modo corretto e contattare il proprio sostituto di imposta o l’Agenzia delle Entrate.

Rimborso 730 non arrivato: cosa fare?

Se il contribuente ha diritto di accedere ad un rimborso del 730 e questo non arriva, è possibile presentare un’istanza per un chiarimento direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Come faccio a sapere quando arriva il rimborso del 730?

Per avere questa informazione è possibile collegarsi tramite credenziali digitali al sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate e verificare il proprio cassetto fiscale nell’area riservata.

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 1 Giugno 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

24 commenti su “Rimborso 730 su conto corrente o busta paga: quando arriva? Ecco cosa sapere”

  1. Buonasera. Fatto rimborso 730 a giugno 2023, a settembre 2023 mi accorgo di aver sbagliato sostituito avendo inserito l’INPS. Quindi mi affretto a fare un integrativa correggendo con SENSA SOSTITUTO.
    Il 21 dicembre 2023 hanno ricevuto in tantissimi il rimborso, adesso la domanda è, non mi è arrivato ancora nulla perché con l’integrativa c’è da aspettare ? E se così fosse quanto bisogna aspettare?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      il ritardo dovrebbe essere dovuto all’integrativa, probabilmente a gennaio o febbraio dovrebbe ricevere il rimborso.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  2. Ho presentato 730entri in 30 settembre,ma a oggi non ho ricevuto il rimborso di €930. Mi hanno detto che potrebbe anche arrivare nel giro di un anno dall’ avvenuto invio della dichiarazione, è vero? Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      a nostro avviso i tempi per il rimborso dovrebbero essere maturi. Per essere certi che non ci sia qualche problema può contattare l’agenzia delle entrate al n. 800.90.96.96 numero verde da rete fissa
      06 96668907 da cellulare (costo in base al piano tariffario applicato dal proprio gestore).

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  3. Ho fatto la dichiarazione dei redditi in ritardo rispetto all’ultimo mese dispomibile del 2022, entro quanto dovrei ricevere i rimborsi?
    Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,

      il calendario dei rimborsi è rappresentato all’interno dell’articolo per i 730. Per il modello unico la richiesta dei rimborsi può essere evasa anche dopo oltre un anno. Consigliamo di verificare con l’agenzia delle entrate, anche telefonando al numero di assistenza, se ci sono ostacoli oggettivi all’erogazione del rimborso.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  4. Il mio 730 è stato inviato entro il 30 settembre 2022 . Ma al 17 febbraio 2023 non ho ancora ricevuto il rimborso ,vorrei sapere se è normale ,la cifra è di €923,00. Quando devo aspettare? Grazie

    Rispondi
  5. Buon giorno, mi è stato accreditato un rimborso IRPEF da modello 730 2021
    In busta paga agosto , inserito nel totale spettante lordo , trovandomi un conguaglio
    – 800 stessa busta paga
    Chiedo se il credito sia esente da tasse ?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      il rimborso irpef da 730 è di per se stesso un rimborso fiscale escluso da tassazione.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  6. Buongiorno
    sono l’unico dipendente dell’azienda.
    Il mio credito irpef 730 è maggiore dell’irpef dovuta nel periodo luglio – dicembre. Es. credito 1000, irpef luglio-dicembre 700.
    Il sostituto mi comunica di non poter rimborsare nelle buste paga del 2023 la quota rimanente di 300 euro.
    È vero?
    Sei sì come posso recuperare tale credito?
    La stessa situazione si presenterà anche nel 730 anno di imposta 2022.
    Grazie molto
    Marco

    Rispondi
    • Buongiorno,
      il credito può essere chiesto a rimborso alla agenzia delle entrate, sulle modalità operative per presentare il modello 730 o il modello unico a rimborso le consigliamo di rivolgersi a un commercialista.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
    • Buonasera,
      le somme di solito arrivano entro il mese di gennaio dell’anno successivo. I pagamenti potrebbero slittare, viste le proroghe nella consegna delle dichiarazioni.

      Grazie per averci scritto.

      Rispondi
    • Buonasera,

      la data di riscossione dovrebbe essere entro il mese di dicembre.

      Dal prossimo anno è consigliabile verificare lo stato del rimborso rivolgendosi alla agenzia delle entrate.

      Grazie per averci scritto.

      Team partitaiva.it

      Rispondi
  7. Buongiorno,
    il rimborso dovrebbe essere erogato al massimo entro il 31 del mese di dicembre. Oltre questa data è consigliabile informarsi presso la agenzia delle entrate se ci sono dei ritardi motivati.

    Grazie per averci scritto.

    Team partitaiva.it

    Rispondi
    • Buongiorno,
      il rimborso dovrebbe essere erogato al massimo entro il 31 del mese di dicembre. Oltre questa data è consigliabile informarsi presso la agenzia delle entrate se ci sono dei ritardi motivati.

      Grazie per averci scritto.

      Team partitaiva.it

      Rispondi

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