- Per gennaio 2023 era stabilito il passaggio al mercato libero dell’energia per le microimprese e i condomini, mentre per le grandi imprese era dato ancora tempo fino al 2024.
- Alcune associazioni di categoria hanno chiesto la proroga del mercato tutelato, di fronte agli aumenti di prezzo dell’energia.
- Il passaggio al mercato libero tuttavia viene rimandato dall’attuale governo fino al 2024, per limitare i rischi per le microimprese italiane.
Conviene di più il mercato libero o quello tutelato per le piccole e medie imprese? Il costo delle bollette è cresciuto negli scorsi mesi, a causa dell’aumento del prezzo dell’energia. A fine 2022, l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, aveva riscontrato un aumento del prezzo dell’elettricità dei 59%.
Gli aumenti delle bollette di luce e gas causano conseguenze evidenti: una situazione che ha indotto consumatori, imprese e liberi professionisti a domandarsi se sia meglio passare al mercato libero o rimanere in quello a maggior tutela, per contenere maggiormente i costi delle forniture. Attualmente è ancora possibile scegliere una o l’altra opzione.
A questo punto sono in molti a chiedersi quale soluzione sia migliore: se sia preferibile continuare a rimanere in un mercato tutelato, i cui prezzi vengono aggiornati ogni tre mesi dall’Arera, o sia meglio optare per il mercato libero.
I consumatori che hanno optato per uscire dal mercato tutelato infatti, pagano secondo una tariffa che è stata concordata direttamente con il fornitore. Il nuovo governo Meloni tuttavia è intervenuto rispondendo alle richieste delle associazioni di categoria, per prorogare nuovamente questo passaggio, sulla base dei rincari dell’energia e del gas, proponendo un rinvio al 2024.
Indice
Mercato libero o mercato tutelato
Arera attualmente provvede ad aggiornare in maniera automatica il costo delle bollette nel mercato tutelato. La situazione è diversa, invece, per chi abbia optato per il mercato libero: in questo caso è l’impresa, il professionista o il consumatore privato a dover negoziare il contratto con il fornitore.
Le imprese, però, sembrano continuare a preferire il mercato a maggior tutela: perché fornisce maggiori certezze e garanzie sul prezzo della fornitura. E questo, terminerà presto.
In una nota, Confcommercio ha spiegato che le forti tensioni sui mercati energetici e la volatilità dei prezzi delle commodities, hanno reso indispensabile un rinvio della data nella quale verrà rimossa la tutela del prezzo dell’energia elettrica, che è previsto per la fine di quest’anno per molte imprese italiane.
Secondo una stima proprio di Confcommercio, il passaggio dal mercato tutelato a quello libero coinvolgerebbe quasi 1,7 milioni di utenze, anche se attualmente i prezzi delle bollette sono più contenuti.
In un primo momento Confcommercio aveva ritenuto indispensabile prorogare i termini, e il governo è intervenuto in tal senso con il Decreto Aiuti quater, posticipando il rinvio al passaggio a gennaio 2024.
Passaggio al mercato libero: il blocco alla liberalizzazione
In una posizione molto vicina a quella della Confcommercio, si era pronunciato anche Claudio Corrarati, presidente di Cna Trentino Alto Adige, il quale aveva ritenuto che alla fine del 2022 era impensabile andare verso il mercato libero per quasi due milioni di microimprese.
Corrorati aveva infatti sottolineato che il mercato tutelato:
soprattutto nelle ultime settimane, ha rappresentato un’ancora di salvezza rispetto alle inefficienze di un mercato libero non concorrenziale. Se da una parte salutiamo con favore il pacchetto di sostegno varato dalla Provincia per aiutare i cittadini, dall’altra attendiamo fiduciosi quello annunciato per l’economia. Le nostre imprese stanno resistendo, ma bisogna fare in fretta per evitare gravi conseguenze per l’intero tessuto economico provinciale.
Le richieste sono state accolte, perché con il Decreto Aiuti quater il governo ha prorogato questo passaggio al 2024 per i privati cittadini, garantendo un periodo aggiuntivo alle microimprese e ai condomini per rimanere nel mercato tutelato fino al 31 marzo 2023. Le associazioni di categoria si sono dette soddisfatte da questo intervento.
Mercato libero o tutelato: le scelte più convenienti
L’Osservatorio Energia Confcommercio aveva messo in evidenza come il mercato tutelato sia più conveniente rispetto al mercato libero.
Per farsi un’idea è sufficiente prendere in esame i dati di fine settembre 2022: la maggior tutela ha valori più bassi rispetto a quelli del mercato libero. La tariffa elettrica, infatti, era di 0,66 euro kWh, mentre il prezzo nel mercato libero si attestava oltre i 0,75 euro kWh.
La crisi energetica, inoltre, ha messo a dura prova la sopravvivenza di molti fornitori che operano nel mercato libero. Si avvicina tuttavia il passaggio al mercato libero, per cittadini e imprese.
Passaggio al mercato libero: cosa sapere
Facciamo chiarezza sul passaggio al mercato libero, che avverrà entro il 10 gennaio 2024. Di fatto non esiste un vero e proprio obbligo di passaggio a questo mercato, tuttavia i clienti domestici che non effettueranno il passaggio, aderiranno in automatico al servizio di tutele graduali, e rimarranno con lo stesso fornitore.
L’Arera tuttavia sta ancora lavorando per definire al meglio i passaggi di questa transizione. Al momento si ipotizza un sistema di aste per affidare i clienti ai fornitori con il servizio di tutele graduali.
Questo servizio sarà attivo per un massimo di 4 anni, e dal 1 aprile 2027 diventerà un servizio di ultima istanza per domestici non vulnerabili, PMI e microimprese.
In questo caso il prezzo sarà uguale in tutta Italia, tuttavia verranno applicate condizioni economiche decise dai venditori (e che si aggiorneranno ogni anno), con una struttura di prezzo stabilita dall’Autorità, con alcune condizioni fisse, come garanzie e rateizzazioni. Il fornitore dovrà comunicare tutte le informazioni utili facendo una distinzione tra clienti vulnerabili e non.
Arera inoltre metterà a disposizione un apposito portale per garantire a clienti privati, PMI e piccole imprese una scelta consapevole con il confronto tra le proposte disponibili di gas e energia elettrica.
Mercato libero – Domande frequenti
Il governo Meloni è intervenuto per prorogare il mercato tutelato al 2024, evitando il passaggio a gennaio 2023, sconveniente a causa dell’aumento del prezzo di energia e gas. Ecco tutti i dati sugli aumenti delle bollette.
Salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, le micro imprese avranno più tempo per uscire dal mercato tutelato, almeno fino al 2024.
Dal prossimo anno vi sarà per tutti il passaggio dal mercato tutelato a quello libero, tuttavia scatterà anche il servizio di tutele graduali.
Salve,
non mi è chiaro se per i liberi professionisti inclusi nelle microimprese (con fatturato inferiore a 2ml di euro e meno di 15 kwh di potenza impegnata), essendo classificati con “altri usi” in bolletta, vale la proroga al 2024 per il termine del mercato tutelato oppure no?
Sorgenia mi dice di no e che figuro già tra i suoi clienti.
grazie
Buonasera,
per i professionisti non dovrebbe valere la proroga al 2024.
Grazie per averci scritto
Gentile dott. Molinengo, è stata approvata la proroga del termine del mercato tutelato per le microimprese a Gennaio 2024? Il sito Arera riporta la data del 31 Marzo 2023. Grazie
Buonasera,
secondo interpretazione ARERA il 31.03.2023 scade per i condomini e alcune microimprese. Il 2024 si rinvia solo per i privati.
Grazie per averci scritto