- All’interno di una impresa si produce valore sociale, soprattutto se l’imprenditore ha obiettivi specifici in questo senso.
- Le imprese sempre più spesso cambiano verso un nuovo impegno sociale.
- Spesso le imprese adottano questo cambiamento sia per motivi economici che come conseguenza di nuove normative specifiche.
La sostenibilità è un trend topic nella consulenza dei commercialisti alle imprese. Il benessere dell’ambiente e delle risorse aziendali è l’obiettivo dichiarato di molte società che fanno della sostenibilità una bandiera, come vedremo tra poco, per due motivi:
- visibilità e valorizzazione del brand;
- vantaggi economici di qualsiasi natura.
Garantire il profitto nel tempo è uno dei principali obiettivi “tradizionali” della società, da sempre accompagnato ad altri obiettivi, anche personali dell’imprenditore. Tuttavia acquisire valore sociale è un obiettivo che nell’ultimo periodo ha preso maggiore rilevanza per le imprese.
Indice
Gli obiettivi di valore sociale dipendono in massima parte dalla sensibilità dell’imprenditore verso temi etici, frutto di un suo modo di essere, il più delle volte frutto dell’esperienza di vita. Ad esempio un imprenditore con un disabile in famiglia, sarà più pronto e accogliente verso la disabilità, le associazioni a tutela della disabilità, ecc.
Un imprenditore con un passato da sportivo sarà più disponibile a sostenere iniziative sportive o ambientali, un nuotatore verso la tutela degli ambienti marini, uno sciatore verso gli ambienti montani.
Una imprenditrice può essere più sensibile verso il tema della sostenibilità di genere e i diritti delle donne, evitando accuratamente comportamenti che potrebbero compromettere la tutela del diritto alla maternità dei propri collaboratori.
Potremmo continuare nell’elenco, ma non servirebbe altro che a dimostrare che una certa sensibilità della classe imprenditoriale verso i temi della sostenibilità c’é sempre stata. Cosa è cambiato oggi e perché si parla sempre più insistentemente di sostenibilità, bilancio ESG e così via?
Sono i vantaggi economici e l’introduzione di obblighi ad aver cambiato la prospettiva e modificato l’approccio delle società a questi temi.
Il proliferare delle società benefit potrebbe essere una dimostrazione che l’essere umano è cambiato (il che probabilmente è in parte possibile), volgendo il suo sguardo benevolo alla società, o che si sia superato il pudore nel mettere in atto una attività di greenwashing (ambientalismo di facciata) in stile seriale.
A tal proposito viene in mente quello che è successo con le associazioni culturali, sportive e filantropiche negli anni.
La possibilità di creare queste associazioni, negli anni scorsi, partendo da un presupposto assolutamente disinteressato, arricchì un fenomeno di abuso dello strumento a uso e consumo di alcuni che, forzando il principio di regolamentazione degli enti non commerciali, intendevano beneficiare dei vantaggi economici e, più nello specifico, fiscali.
Il fenomeno, negli anni a seguire e fino ad oggi, è stato fortemente ridimensionato da due interventi delle nostre istituzioni:
- verifica fiscale per gli enti del terzo settore;
- normativa specifica per gli enti del terzo settore con norme chiare e certificazione del riconoscimento.
In quest’ultima direzione vanno le norme specifiche per le Associazioni sportive dilettantistiche, e la recente disciplina degli enti del terzo settore con l’istituzione del RUNTS, Registro unico nazionale del terzo settore.
Il bilancio ESG, le società Benefit, le società a vocazione sociale ed altri obblighi e enti commerciali, sono nati con l’intento di compiere un passo importante verso la sostenibilità ed il benessere dell’ambiente e delle risorse aziendali.
Saranno sempre più oggetto di attenzione e di verifica da parte degli enti pubblici preposti e, si auspica, regolamentati in modo unitario, per arrivare da una sistematicità delle norme in materia.
In concomitanza deve cambiare anche l’offerta di consulenza che dovrà posizionarsi su questo segmento di mercato, superando la logica del classico studio di commercialisti per le imprese, con una impostazione tradizionalista dell’approccio al cliente. La consulenza contabile e fiscale di stampo classico non può soddisfare questa nuova esigenza in crescita.
Per godere dei vantaggi economici, sociali e di benessere personale, un imprenditore che intenda avvalersi di questa consulenza specifica, ha necessità di rivolgersi a team professionali che hanno approfondito queste competenze, che abbiano ben chiari alcuni principi etici e, ancora meglio, li applichino quotidianamente all’interno dei loro studi professionali.
Valore sociale impresa – Domande frequenti
Sì, e nell’ultimo periodo le imprese puntano a questo obiettivo in modo consapevole, sia per cause economiche che di conseguenza a nuove normative. Ecco come.
Ad oggi le imprese stanno cambiando, dirigendosi verso una direzione di maggiore valore sociale, risaltando diverse forme di tutela verso soggetti fragili o con iniziative verso la sostenibilità.
In alcuni casi, sì, ed è questo uno tra i diversi motivi per cui le imprese investono nell’apportare maggiore valore sociale. Ecco quali sono le trasformazioni di oggi.
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista