Elezioni 2022, partiti e taglio delle tasse: quali sono le proposte

Nei programmi elettorali dei partiti in vista delle elezioni 2022 non manca l’argomento fiscale. Leggi l’articolo per scoprire quali sono le proposte dei singoli partiti sul taglio delle tasse

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  • I programmi elettorali dei partiti prevedono il taglio di alcune tasse, sia per i cittadini che per le imprese.
  • Con la flat tax, proposta dal centro destra, è prevista una riduzione delle tasse per le Partite Iva con fatturato inferiore ai 100.000 euro.
  • Il centro sinistra punta alla riduzione del carico fiscale sui ceti medio massi e all’abbattimento dei contributi per le assunzioni degli under 35 a tempo indeterminato.

In vista delle elezioni politiche 2022, i maggiori partiti hanno presentato i loro programmi politici, e tra i punti chiave dei singoli programmi c’è anche il taglio delle tasse. Ogni partito prevede misure differenti per la riduzione del carico fiscale sia a favore dei cittadini che delle imprese.

La campagna elettorale si avvia verso lo sprint finale in vista della giornata di domenica 25 settembre in cui i cittadini italiani saranno chiamati alle urne. È quindi giunto il momento di fare un po’ di chiarezza per comprendere meglio le posizioni dei singoli partiti sul taglio delle tasse.

Taglio delle tasse: il programma del centro sinistra

Partito Democratico

La coalizione del centro-sinistra vede come protagonisti quattro partiti:

  • Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista di Enrico Letta;
  • Alleanza Verdi e Sinistra di Angelo Bonelli;
  • +Europa di Emma Bonino;
  • Impegno Civico di Luigi Di Maio.

Il programma elettorale del Partito Democratico propone una forma di autoliquidazione mensile delle imposte per Partite Iva, autonomi e liberi professionisti. Tale sistema si andrebbe a sostituire quello di saldo e acconto annuale, con l’estensione della detrazione IRPEF del 50% a tutte le start-up per le persone fisiche under 35.

Il PD, inoltre, punta ad una riforma fiscale proponendo un taglio generale delle tasse in modo da avvantaggiare i redditi bassi e medi attraverso l’adozione di un sistema fiscale equo e progressivo.

A tal proposito, il centro sinistra si oppone alla proposta del centro destra sulla flat tax in quanto andrebbe a vantaggio solamente dei redditi più elevati. La proposta di riforma fiscale del Partito Democratico, quindi, vuole realizzare una riduzione del carico IRPEF per i redditi medi e bassi oltre ad una razionalizzazione delle agevolazioni fiscali.

Il centro sinistra propone anche il miglioramento dei rapporti tra Stato e contribuenti attuando una semplificazione degli adempimenti attraverso il Codice Tributario unico, lo sviluppo del fisco digitale e una riforma della giustizia tributaria. In sintesi, le misure per tagliare le tasse proposte dal centro sinistra prevedono le seguenti azioni:

  • rimodulare il carico fiscale sugli Italiani residenti all’estero, con abolizione dell’IMU sulle prime case in Italia e della tassa sui rifiuti, ed esenzione dal canone RAI;
  • revisione del carico fiscale associato alle pensioni italiane all’estero, eliminando ogni forma di doppia imposizione;
  • introduzione di una tassazione agevolata per il secondo percettore di reddito in famiglia;
  • riduzione dell’aliquota IVA su cibo per animali e prestazioni veterinarie;
  • riduzione della pressione fiscale IRPEF sui redditi bassi e medi, con sgravi sui primi tre scaglioni;
  • riduzione delle tasse sul lavoro offrendo una mensilità in più a fine anno;
  • abolizione delle micro-tasse.

Taglio delle tasse: il programma del centro destra

Fratelli d'Italia

La coalizione di centro destra è composta dalle liste di:

  • Fratelli d’Italia – FDI;
  • Lega per Salvini Premier – LSP;
  • Forza Italia – FI;
  • Noi Moderati – NM.

A capo della coalizione ci sono Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, senza aver nominato ufficialmente un leader unitario. Questo, infatti, sarà deciso in caso di vittoria della coalizione dal partito che avrà ottenuto il maggior numero di voti.

Uno dei punti cardine della campagna elettorale del centro destra è la famosa flat tax estesa alle Partite Iva fino a 100.000 euro di fatturato. Tale misura non porta, quindi, alcun vantaggio ai titolari di Partita Iva in regime forfettario.

Giorgia Meloni parla nel suo programma di un fisco più equo, a difesa del potere di acquisto dei cittadini. L’intenzione è quella di ridurre la pressione delle tasse su imprese e famiglie attraverso una riforma fiscale. L’obiettivo di FDI è quindi quello di portare avanti una riforma dell’IRPEF con progressiva introduzione della flat tax.

Il programma fiscale Fratelli d’Italia

Per la riduzione delle tasse, il partito Fratelli d’Italia si propone di:

  • eliminare progressivamente l’Irap;
  • razionalizzare i micro-tributi;
  • riformare l’Irpef con progressiva introduzione del quoziente familiare, ovvero uno strumento che tenga conto di tutto il nucleo familiare nell’applicazione delle imposte;
  • introduzione della flat tax per Partite Iva fino a 100.000 euro di reddito;
  • cedolare secca al 21% anche per l’affitto degli immobili commerciali in zone svantaggiate e degradate;
  • detassare gli straordinari e le “mance” del settore turistico e della somministrazione;
  • ridurre delle tasse sui premi produzione;
  • ridurre le tasse sul lavoro attraverso il taglio strutturale del cuneo fiscale e contributivo, a vantaggio di lavoratori e imprese;
  • introdurre un meccanismo fiscale premiale per le aziende ad alta intensità di lavoro, secondo il principio “più assumi meno tasse paghi”.
Forza Italia

Il programma fiscale Forza Italia

Anche Berlusconi e Salvini, sulla scia di Fratelli d’Italia, propongono un’aliquota fissa per professionisti e imprese. Tuttavia, la flat tax proposta da Berlusconi ha l’aliquota al 23% e nessuna tassazione sui primi 13.000 euro di reddito.

Il programma di Forza Italia, o FI, inoltre, prevede:

  • riduzione dell’Iva su prodotti e servizi per l’infanzia;
  • riduzione dell’Iva sui prodotti energetici.
Lega Nord

Il programma fiscale Lega

Nel programma elettorale della Lega, inoltre, sono presenti ulteriori riduzioni delle tasse, come:

  • riduzione dell’IMU;
  • riduzione degli oneri di sistema delle bollette del gas per utenze domestiche e non domestiche;
  • riduzione transitoria dell’Iva al 5% sul gas per usi civili e industriali;
  • riduzione dell’aliquota Iva al 5% anche per le bollette di energia elettrica;
  • riduzione delle accise di gasolio, benzina e GPL, per il gas naturale per autotrazione l’azzeramento dell’accisa e la riduzione (anche l’azzeramento) dell’Iva nella misura del 5%;
  • sgravi fiscali nell’assunzione di personale per le imprese con meno di 3 anni;
  • esenzione dalle imposte locali dirette (contributo economico locale, imposta fondiaria) per le assunzioni nelle neo-imprese;
  • riduzione degli oneri su riedificazioni;
  • progressiva riduzione del canone Rai fino alla sua definitiva abolizione nell’anno 2030;
  • riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori del valore di 10 punti percentuali per 10 anni;
  • riduzione dell’aliquota dell’Ires al 20% nella seconda fase di introduzione della Flat tax.

Il programma fiscale Movimento 5 Stelle

Movimento 5 stelle

Il Movimento 5 Stelle, capitanato da Giuseppe Conte, propone nel suo programma un fisco semplice e più leggero. Il programma del Movimento punta su diversi capisaldi, come l’introduzione del salario minimo e l’obiettivo mantenere e migliorare il reddito di cittadinanza.

Ma il programma prevede anche diverse misure per il taglio delle tasse. Infatti, tra le proposte inserite nel programma, scaricabile sul sito ufficiale del movimento, vi sono:

  • introduzione del cashback fiscale con accredito su conto corrente delle spese detraibili;
  • cancellazione dell’IRAP;
  • taglio del cuneo fiscale per imprese e lavoratori;
  • stabilizzazione di Decontribuzione Sud;
  • proroga dello sgravio contributivo al 100% per l’assunzione di donne disoccupate;
  • sgravi per l’assunzione di donne in gravidanza;
  • riscatto gratuito della laurea;
  • stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa per giovani under 36;
  • proroga dello sgravio per l’assunzione di giovani under 36;
  • introduzione del salario minimo;
  • nuovo superbonus per le imprese.

Il programma fiscale di Azione – Italia Viva – Calenda

Azione - Italia Viva - Calenda

La coalizione nata dall’alleanza di Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda, nota come Azione – Italia Viva – Calenda, si propone di proseguire l’agenda del governo Draghi.

Per il taglio delle tasse, il programma prevede:

  • zero tasse per i giovani che avviano un’attività imprenditoriale;
  • modulare la defiscalizzazione già prevista nelle Zone Economiche Speciali per favorire la crescita delle piccole imprese e incentivare quelle di medie e grandi dimensioni;
  • defiscalizzazione per incentivare la crescita dimensionale delle imprese del Mezzogiorno;
  • revisionare la TARI con l’introduzione del principio del pay as you throw, secondo cui paga di più chi produce più rifiuti, premiando gli utenti che effettuano maggiormente la raccolta differenziata;
  • detassare i premi di produttività;
  • riformare l’IRPEF con l’introduzione di un minimo esente, della detassazione specifica per i giovani e detassazione straordinaria per il 2022 di un’extra mensilità;
  • riformare l’IRES con aliquote dimezzate per cinque anni in caso di fusioni tra imprese;
  • riduzione della tassazione del risparmio.

Quante tasse si pagano in Italia?

Nonostante in Europa l’Italia non sia la nazione in cui si pagano più tasse, nel Bel Paese i contribuenti versano il 45% del reddito alle casse dello Stato. In Paesi come Francia, Belgio e Germania il prelievo fiscale supera il 50%, mentre in Italia mediamente ogni cittadino versa circa 8.300 euro l’anno all’Erario.

Tra imposte dirette e indirette, tasse e contributi, l’Italia ha un’imposizione fiscale molto elevata. Le principali tasse e imposte versate dai contribuenti vi sono riferite alle persone fisiche, come:

  • IRPEF, Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, dal 23% al 43%;
  • addizionali comunali e regionali fino al 3,3%;
  • IVA fino al 22%;

A queste di aggiungono le tasse su auto e trasporti:

  • bollo auto;
  • superbollo auto;
  • accise sul carburante;

Altri tributi sono quelli relativi alla casa e agli immobili, tra cui:

  • IMU: Imposta Municipale Unica sulle proprietà immobiliari;
  • TASI: tributo per i servizi indivisibili;
  • TARI: la tassa sui rifiuti;
  • tassa sugli affitti;

Le imposte sulle attività finanziarie, invece, comprendono:

  • imposta sulle rendite finanziarie del 26%;
  • aliquota sulle plusvalenze ottenute da Titoli di Stato del 12,5%;
  • imposta sostitutiva sul risparmio gestito.

Alcune delle tasse per atti legali, amministrativi e procedimenti giudiziari, invece, sono:

  • tassa sulle successioni e sulle donazioni;
  • imposta di bollo;
  • diritti per archivi notarili:
  • contributi unificati per iscrizione a ruolo o processo tributario;

Infine, vi sono le tasse per imprese e associazioni, come:

  • IRAP: Imposta regionale sulle Attività Produttive;
  • IRES: Imposta sui redditi delle Società;
  • ritenute sugli utili societari;
  • diritto camerale;
  • tassa d’iscrizione all’Albo professionale;
  • imposta sostitutiva per Partita Iva con regime forfettario.

Elezioni 2022 partiti taglio tasse – Domande frequenti

Quali sono le tasse che vuole tagliare il centro destra?

La coalizione di centro destra punta ad estendere la flat tax alle Partite Iva fino a 100.000 euro di fatturato, ridurre l’IMU, abolire il canone RAI, ridurre l’IVA su alcuni beni, eliminare l’IRAP e cancellare i micro tributi. Leggi il programma completo.

Quali sono le tasse che vuole tagliare il Movimento 5 Stelle?

Il Movimento 5 Stelle propone nel suo programma elettorale la cancellazione dell’IRAP, il taglio del cuneo fiscale per imprese e lavoratori, mantenere gli sgravi fiscali per l’assunzione di donne disoccupate, donne in gravidanza e giovani under 36.

Quali sono le tasse che vuole tagliare il centro sinistra?

La coalizione di centro sinistra punta all’abolizione dell’IMU, ridurre la doppia imposizione sulle pensioni dei residenti all’estero, ridurre l’IVA su alcuni beni, ridurre l’IRPEF per i redditi medio bassi e l’abolizione delle micro tasse. Qui il programma completo.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.

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