- La cessione del credito consiste in un accordo in cui il cessionario acquisisce il diritto di un credito da cedente ad un determinato prezzo. Il cessionario successivamente riscuoterà il credito al debitore, detto ceduto.
- Dopo diverse strette alla cessione del credito, soprattutto sul superbonus 110%, questa operazione è ripartita, anche grazie all’appoggio di alcune banche.
- Per poter ottenere le agevolazioni fiscali dei bonus per l’edilizia, bisogna seguire le specifiche normative e gli obblighi di legge.
La cessione del credito per diversi mesi è stata un’operazione al centro di discussioni, cambiamenti e nuovi interventi da parte del governo.
Se da un lato queste misure hanno favorito la trasparenza in relazione alle cessioni e alle richieste di accesso alle agevolazioni, dall’altro lato hanno portato ad un vero e proprio blocco dei crediti.
Recentemente è stata riaperta la possibilità di cedere il credito, anche grazie all’appoggio di alcune banche, e ad un intervento specifico del governo.
Ad oggi imprese, privati e committenti hanno la necessità di seguire alcune regole specifiche, per poter ottenere il credito senza incappare in ostacoli o sanzioni.
Indice
Superbonus e cessione del credito
Per poter ottenere l’accesso ai crediti erogati dai bonus per l’edilizia, e in particolare per il superbonus, bisogna prestare attenzione ai limiti, le scadenze e gli obblighi imposti dalle normative.
La cessione del credito per le detrazioni prevede tre possibilità di applicazione:
- nessuna cessione: il committente paga la totalità del lavoro e sfruttando la detrazione fiscale del 100% nei 5-10 anni successivi, guadagnando il 10%;
- cessione diretta: il committente cede tutta la detrazione a un ente terzo ottenendo liquidità immediata e pagando una percentuale per la gestione (il 10%);
- cessione indiretta: il committente ottiene dal fornitore uno sconto in fattura uguale al totale della detrazione, il fornitore cede il credito ad un ente terzo per recuperare liquidità.
Di conseguenza, la cessione del credito rappresenta uno strumento utile a ottenere liquidità immediata a fronte di un investimento.
Superbonus 110%: come funziona la cessione del credito
La cessione del credito consiste in un accordo con cui il creditore trasferisce il proprio diritto di credito a un terzo soggetto, che successivamente lo riscuoterà dal debitore.
Per quanto riguarda il Superbonus 110% viene ceduto il credito d’imposta. Questo, quindi costituisce un credito verso lo Stato con cui si possono compensare i debiti o ridurre le imposte dovute.
È prevista la cessione del credito d’imposta per il Superbonus e gli altri bonus edilizi alle banche aderenti oppure a favore di altri intermediari finanziari.
Anche alcuni istituti come Poste Italiane valutano l’acquisto dei crediti, specialmente da quei soggetti che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri.
Responsabilità solidale e cessione del credito
Una delle questioni centrali, sottoposta a nuove disposizioni di legge, è quella della responsabilità solidale. Inizialmente l’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 435/2022 si era liberata dalla responsabilità sulla legittimità dei crediti caricati in piattaforma, rimettendo tale responsabilità agli organi competenti.
Tuttavia, l’Associazione Bancaria Italiana aveva espresso perplessità sulla “diligenza” e responsabilità sui controlli preventivi dell’Agenzia.
Su questo tema è poi intervenuto il governo, ribadendo che la responsabilità è in solido solo se non sono presenti documentazioni a dire il contrario.
La responsabilità solidale quindi tra banche, imprese e beneficiari del bonus non sussiste se sono presenti valide documentazioni come: titolo abilitativo, visura catastale, fatture sui lavori, asseverazioni, delibere di condominio, visti di conformità, e così via.
Cessione del credito, come essere in regola
Per essere in regola tramite cessione del credito con il superbonus, committenti, professionisti e imprese devono disporre di tutta la documentazione volta a certificare i lavori, come:
- CILAS, ovvero la comunicazione di inizio lavori asseverata per il superbonus;
- titolo abilitativo confermato dalla CILAS;
- interventi conformi alla CILAS;
- rispetto dei requisiti per i lavori;
- rispetto delle norme di tutela di salute e sicurezza dei lavoratori;
- regolarità contributiva delle imprese.
Non tutti gli interventi danno ancora il diritto di accesso al superbonus tramite cessione del credito, per cui l’ambito di applicazione si è ristretto di molto nell’ultimo periodo. In particolare, è ancora possibile procedere in questo modo per:
- interventi di superamento delle barriere architettoniche;
- interventi su Istituti Autonomi Case Popolari;
- cooperative di abitazione;
- enti del terzo settore e onlus;
- interventi su immobili danneggiati da calamità naturali e eventi sismici.
Inoltre, possono ancora chiedere la cessione del credito coloro per i cui lavori sono state presentate la CILAS al 16 febbraio 2023, per lavori diversi da quelli su condomini. Oppure se alla stessa data è stata approvata una delibera dell’assemblea condominiale, oppure per la demolizione e ricostruzione degli edifici.
Cessione del credito – Domande frequenti
La cessione del credito può essere fatta in favore dei fornitori, di istituti di credito e intermediari finanziari o di altri soggetti come imprese, società ed enti. Ecco le regole da rispettare.
Con la cessione del credito del 110% il contribuente cede il beneficio fiscale ad un altro soggetto come una banca o altri soggetti per avere liquidità immediata.
I costi del Bonus 110% non sono sostenuti dal committente, ma dalla ditta che si occuperà dei lavori che beneficerà credito maturato nel cassetto fiscale o cedendo il credito ad un terzo soggetto, come le banche.
Ilenia Albanese
Esperta di finanza personale e lavoro digitale