Comunicazione lavoro autonomo occasionale: le nuove regole da rispettare

Nel 2022 è scattato l'obbligo della comunicazione del lavoro intermittente. Ecco chi la deve fare e le tempistiche da rispettare.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

Adv

Comunicazione lavoro intermittente
  • Da quest’anno è attivo l’obbligo di comunicazione del lavoro autonomo occasionale.
  • Alcuni soggetti sono esonerati dalla comunicazione obbligatoria, come gli enti del terzo settore e gli studi professionali.
  • In caso di mancata presentazione della comunicazione obbligatoria, si può incorrere in sanzioni.

Dal 2022 per le imprese scatta l’obbligo di comunicazione del lavoro autonomo occasionale. A definire le nuove regole dentro le quali gli imprenditori si devono muovere, ci ha pensato il Decreto Fisco-Lavoro n. 146/2021. Sullo stesso tema è inoltre intervenuto anche l’Ispettorato del Lavoro, il quale attraverso la nota n. 29/2022, ha fornito tutte le indicazioni operative da seguire per essere in regola con i nuovi adempimenti.

Per effettuare correttamente la comunicazione del lavoro autonomo occasionale, dallo scorso 28 marzo 2022 è disponibile online il modello della comunicazione, che può essere scaricato dal sito ufficiale del governo. Vi potranno accedere i datori di lavoro ed i soggetti abilitati, utilizzando lo Spid e Cie. Ma vediamo qui chi è obbligato e chi è esonerato ad inoltrare questa segnalazione.

Comunicazione lavoro autonomo occasionale: i soggetti obbligati

Dal 2022 diversi soggetti sono tenuti ad effettuare la comunicazione obbligatoria di assunzione nel caso di lavoro autonomo occasionale. Questo nuovo obbligo interessa esclusivamente:

  • i committenti che stiano operando in qualità di imprenditori: sono esclusi i professionisti, che si avvalgono delle prestazioni di collaboratori;
  • i lavoratori autonomi ed occasionali, ossia quelli che siano inquadrabili nella definizione contenuta all’interno dell’articolo 2222 del Codice Civile.

Questo significa, sostanzialmente, che sono esclusi:

  • eventuali collaborazioni coordinate e continuative, che siano già state oggetto di comunicazione preventiva;
  • eventuali rapporti di lavoro accessorio che siano stati instaurati ai sensi dell’articolo 54-bis del D.L n. 50/2017;
  • le professioni intellettuali, che siano soggette alla disciplina contenuta nell’articolo 2229 del Codice Civile;
  • le attività autonome, che siano esercitate in maniera abituale, e che siano assoggettate al regime Iva;
  • rapporti di lavoro che siano inter-mediati da una piattaforma digitale.
Dichiarazione obbligatoria

Come inviare la comunicazione di lavoro autonomo occasionale

La norma prevede che la comunicazione all’ispettorato competente deve essere effettuato attraverso la piattaforma dedicata. Dovrà, comunque, seguire le modalità operative previste dall’articolo 15 del D.Lgs. n. 81/2015 già in uso, in relazione ai rapporti di lavoro intermittente. In estrema sintesi la comunicazione potrà essere effettuata:

  • accedendo al servizio telematico della piattaforma comunicazioni presente sul sito del ministero del lavoro.

All’interno della comunicazione, dovranno essere indicati i seguenti dati:

  • dati del committente;
  • dati del prestatore;
  • luogo dove verrà svolta la prestazione;
  • una descrizione sintetica dell’attività;
  • data di inizio della prestazione;
  • data entro la quale presumibilmente la stessa si concluderà;
  • importo del compenso.

Una qualsiasi comunicazione che sia già stata trasmessa, potrà essere annullata in qualsiasi momento prima dell’inizio della prestazione.

Comunicazione di inizio attività

Tempistiche di invio della comunicazione

L’invio della comunicazione deve essere preventiva rispetto all’inizio della prestazione di lavoro. A specificare, invece, nel dettaglio le tempistiche entro le quali la prestazione debba essere conclusa, ci ha pensato una nota INL del 28 marzo 2022. Questo documento spiega che il modello da compilare permette di scegliere tre ipotesi diverse:

  • entro sette giorni;
  • entro quindici giorni;
  • entro trenta giorni.

Nel caso in cui l’opera o la prestazione non dovessero essere concluse nei tempi comunicati, sarà necessario effettuare una nuova comunicazione di inizio lavoro autonomo occasionale.

Violazione dell’obbligo di comunicazione

È necessario rammentare che la comunicazione preventiva per le prestazioni di lavoro rese da lavoratori autonomi occasionali è un passaggio fondamentale ed indispensabile: i lavoratori occasionali che non vengono comunicati, nel caso di ispezione, verranno considerati come dei lavoratori irregolari.

Nel momento in cui l’azienda dovesse superare la soglia del 10% di lavoratori irregolari, gli ispettori del lavoro avranno la facoltà di sospendere l’attività produttiva. Questo obbligo è infatti stato introdotto per limitare il sussistere di episodi di irregolarità contrattuale, e per limitare l’eccessivo sfruttamento del lavoro occasionale, oltre il limite consentito.

Esonero dall’obbligo di comunicazione

Attraverso la nota n. 109/2022, l’ispettorato del lavoro ha provveduto a chiarire che sono esonerati dall’obbligo della comunicazione i seguenti soggetti:

  • enti del terzo settore, che stiano svolgendo esclusivamente delle attività non commerciali;
  • aziende di vendita diretta a domicilio;
  • le eventuali prestazioni occasionali di un procacciatore d’affari;
  • lavoratori occasionali che eseguono prestazioni di natura intellettuale;
  • lavoratori autonomi occasionali dello spettacolo;
  • studi professionali, nel caso in cui dovessero avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo occasionale;
  • attività di volontariato, che danno diritto a ricevere esclusivamente un rimborso;
  • le prestazioni di interpreti, traduttori, docenti di lingua e guide turistiche;
  • medici iscritti all’ordine;
  • prestazioni lavorative eseguite all’estero.
Errori comunicazione lavoro intermittente

Errori nella comunicazione

Dato che le imprese hanno l’obbligo di adempiere alla comunicazione di lavoro autonomo occasionale, nel caso in cui ci sia un malfunzionamento del sistema o si vengano a verificare altre ipotesi di difficoltà oggettive del committente, l’ispettorato continuerà a mantenere attive le caselle di posta elettronica per effettuare le comunicazioni.

Questo particolare canale, comunque, non permette di garantire un efficace monitoraggio delle comunicazioni: per questo motivo le eventuali verifiche sui soggetti obbligati, saranno attivate prioritariamente nei confronti di committenti che facciano uso della posta elettronica anziché della applicazione.

Comunicazione lavoro intermittente – Domande frequenti

Quali sono i soggetti esonerati dal presentare la comunicazione lavoro autonomo occasionale?

Alcuni soggetti sono esonerati da questo obbligo. Tra questi ci sono gli enti del terzo settore, gli studi professionali e le attività di volontariato. Scopri di più leggendo l’articolo.

Come deve essere inviata la comunicazione?

Preferibilmente attraverso il sito ufficiale del governo, o tramite email. In caso di mancata comunicazione, possono essere applicate importanti sanzioni.

Cosa succede se si sbaglia a compilare la documentazione?

Anche se la documentazione dovesse contenere degli errori, che non permettono di identificare il rapporto di lavoro, la comunicazione sarà ritenuta valida.

Autore
Foto dell'autore

Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.
Fact-Checked
Avatar di Giovanni Emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 10 Febbraio 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

6 commenti su “Comunicazione lavoro autonomo occasionale: le nuove regole da rispettare”

    • Buonasera,
      la consulenza rientra tra le attività di lavoro autonomo occasionale e obbliga il soggetto ad assolvere tutti gli adempimenti specifici.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  1. Salve. Per poter eseguire il servizio di giardinaggio nei condomini o nelle abitazioni private, è obbligatoria la comunicazione all’ispettorato del lavoro? Può essere effettuata annualmente una tantum?
    La comunicazione all’ispettorato del lavoro, è obbligatoria anche se si procede tramite iscrizione alla piattaforma inps?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      otrebbe utilizzare Il libretto di famiglia individuato dal DL n. 50 2017 per retribuire le prestazioni di lavoro occasionali e saltuarie da parte di utilizzatori privati
      i tratta di un “portafoglio” telematico che va aperto sulla piattaforma telematica dell’INPS (www.inps.it) in cui si versano gli importi di denaro necessari per retribuire SOLO i piccoli lavori di queste tre tipologie:
      lavoro domestico, baby sitter, assistenza anziani
      lavori di manutenzione della casa o del giardino
      lezioni private e ripetizioni scolastiche
      L’Inps provvede a riversare al prestatore del servizio (baby sitter, giardiniere, studente che fa ripetizioni) quanto dovuto, sulla base delle comunicazioni ricevute dopo circa 15 giorni dalle stesse.
      Prima della prestazione di lavoro devono essere registrati sulla piattaforma INPS :
      sia il datore di lavoro (utilizzatore) con i propri dati anagrafici che
      il lavoratore (prestatore di lavoro), il quale aggiungerà anche i dati bancari in modo da ricevere l’accredito del compenso dall’Inps.
      Per il datore di lavoro il costo è pari a 10 euro minimi all’ora in quanto vanno conteggiati 1,65€ di contributi INPS, 0,25 euro per l’assicurazione infortuni e 0,10 per le spese di gestione.
      Gli importi vanno versati sul proprio libretto famiglia , sempre in multipli di 10€, prima delle prestazioni, utilizzando:
      il modello F24 Elide in Posta o in banca.
      il pagamento on line, con carta di credito o con bonifico online, sempre sulla piattaforma INPS, quindi direttamente da casa.
      La norma prevede il limite massimo di utilizzo di 2500 euro per ogni datore di lavoro verso un solo lavoratore.
      Grazie per averci scritto

      Rispondi

Lascia un commento

Continua a leggere

Iscriviti alla Newsletter

Il meglio delle notizie di Partitaiva.it, per ricevere sempre le novità e i consigli su fisco, tasse, lavoro, economia, fintech e molto altro.

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.