Certificato di attribuzione Partita IVA: cos’è e a cosa serve

Il certificato di attribuzione della Partita IVA è fondamentale per dimostrare l’avvenuta apertura di un’attività d’impresa o come libero professionista. Scopri cos’è e come fare a richiederlo.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Certificato di attribuzione della Partita Iva
  • Il certificato di attribuzione Partita IVA è un documento attestante l’attribuzione di un codice IVA o la sua cessazione.
  • Il certificato viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate dopo l’apertura di una Partita IVA e previa compilazione del modulo AA9/12.
  • La richiesta può essere effettuata online, presso l’Agenzia delle Entrate oppure presso un centro CAF o uno studio di commercialisti abilitato a questo servizio.

Sono diversi i documenti che vengono rilasciati dall’Agenzia delle Entrate per le attività svolte in modo autonomo e per le imprese, come il certificato di attribuzione della Partita IVA. Si tratta di un attestato che potrai richiedere in ogni momento, attraverso una particolare procedura.

Questo documento ti verrà richiesto spesso, diventando indispensabile per operare in piena libertà con la tua attività professionale o la tua impresa. Basta considerare che sarà necessario per aprire un conto corrente aziendale, oppure per richiedere un finanziamento. In questa prospettiva sarà utile conoscere cos’è il certificato IVA, come richiederlo e come effettuare la domanda per un duplicato.

Cos’è il certificato di attribuzione Partita IVA

Se vuoi svolgere un lavoro autonomo in maniera continuativa e strutturata, anche dopo lo svolgimento di un lavoro occasionale, dovrai aprire Partita IVA come professionista o impresa. In questo contesto si colloca il certificato di attribuzione di Partita IVA.

Si tratta di un documento, rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, attraverso cui ti verrà certificata l’attribuzione del codice IVA, con tutte le informazioni utili per identificare la tua attività d’impresa. Infatti, grazie ad esso la tua società verrà registrata all’interno dell’Anagrafe Tributaria. Il certificato di attribuzione è timbrato e firmato dal responsabile dell’ente che lo ha rilasciato.

Questo documento può essere richiesto anche per dimostrare la data di cessazione della Partita IVA e quindi evitare eventuali errori nel pagamento delle tasse per il periodo di imposta successivo alla chiusura dell’attività d’impresa.

Cos'è il certificato di attribuzione partita IVA

Cosa contiene il certificato di attribuzione Partita IVA

In quanto certificato, il documento attesta l’esistenza di specifici dati e informazioni che riguardano la tua figura di professionista autonomo o l’attività d’impresa. Ecco cosa contiene questo documento:

  • codice fiscale del soggetto richiedente o dell’impresa;
  • numero Partita IVA;
  • nome completo dell’attività d’impresa;
  • tipologia di natura giuridica della tua attività;
  • indirizzo e sede legale;
  • codice ATECO;
  • dati del legale rappresentante.

Come ottenere il certificato di attribuzione Partita IVA

Perché avere un certificato di Partita IVA o un duplicato dell’originale? A cosa serve? Questa tipologia di documento diventa fondamentale per dimostrare l’esistenza del codice IVA e quindi della tua attività di business. Infatti, viene spesso richiesto quando effettui una serie di attività amministrative e quotidiane.

Ad esempio, è necessario per aprire i conti correnti e richiedere una carta aziendale. Dovrai allegarlo anche per partecipare a un appalto pubblico e per registrarti ai servizi telematici. Sarà necessario anche per il rilascio di autorizzazioni e licenze sul territorio o per fare domanda di accesso ad un finanziamento a fondo perduto. Infine, ti verrà richiesto anche se devi iscriverti ad un albo professionale.

Il primo passo per disporre di questo documento è quello di aprire Partita IVA. Oggi è un procedimento che puoi fare solo in via telematica compilando il modulo AA9/7 per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti e quello AA7/7 per le società. All’interno dovrai inserire una serie di dati come:

  • informazioni personali;
  • codice ATECO;
  • tipologia di regime fiscale;
  • adesione ad un regime contributivo.

Inserire con attenzione tutte le informazioni è determinante. Ad esempio, il codice ATECO è un numero che fa riferimento alla tipologia di attività che potrai svolgere e in quanto tale influenza anche gli adempimenti fiscali.

Inoltre, dovrai valutare se rientrare nel regime fiscale ordinario o quello forfettario. Quest’ultimo prevede una serie di agevolazioni ai fini del pagamento delle tasse. In questa prospettiva, per non commettere errori, può essere utile, almeno nella fase iniziale, chiedere la consulenza di uno studio di commercialisti.

Ora che hai inviato il modulo, potrai ottenere anche il certificato di attribuzione della Partita IVA. È importante precisare un aspetto. Nel momento in cui fai richiesta di apertura IVA ti verrà rilasciato dal servizio telematico un foglio come ricevuta del procedimento.

Questo non è il certificato, ma solo un’attestazione che la procedura telematica è stata effettuata nel modo giusto e che la tua Partita IVA è attiva. Per ottenere il certificato, dovrai quindi effettuare una richiesta specifica.

richiesta certificato partita IVA

Richiesta del certificato di attribuzione di Partita IVA

Data l’importanza di disporre di questo documento e di avere anche diversi duplicati, la domanda per ottenere il certificato di attribuzione di Partita IVA potrà essere effettuata utilizzando tre diversi metodi:

  1. certificato di Partita IVA online;
  2. richiesta del certificato presso l’Agenzia delle Entrate;
  3. richiesta a un CAF o patronato.

1. Certificato Partita IVA online

Risulta possibile utilizzare un servizio online predisposto dall’Agenzia delle Entrate che ti permette di ottenere il certificato di attribuzione Partita IVA gratis. Dovrai accedere al sito dell’ente ed entrare nella sezione Tutti i servizi, selezionando la voce Istanze. A questo punto ti basterà cliccare su Accedi al Servizio. Per effettuare la richiesta dovrai scegliere tra le diverse tipologie di autenticazione.

Agenzia delle Entrate

Se disponi di uno SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) ti basterà inserire la username e la password, per ottenere subito l’accesso. Nel caso in cui non hai ancora attivato questo servizio, potrai utilizzare la carta d’identità elettronica, la tessera sanitaria e un lettore di smart card, oppure inserire le credenziali di un account, se hai già una registrazione all’Agenzia delle Entrate.

Avrai accesso al modello AA9/11 che dovrai compilare in tutte le parti e inviare telematicamente. Otterrai in pochi minuti l’invio del certificato di attribuzione Partita IVA  sull’e-mail che avrai indicato, al momento della richiesta. La copia cartacea ti verrà inviata presso l’indirizzo collegato all’apertura della Partita IVA.

2. Richiesta presso lo sportello dell’Agenzia delle Entrate

Oggi puoi ancora effettuare la richiesta del certificato rivolgendoti direttamente ad uno degli sportelli fisici dell’Agenzia delle Entrate. Dovrai verificare sul territorio quello della tua area di competenza e recarti sul posto. Puoi richiedere il certificato di attribuzione di Partita IVA se l’attività è a tuo nome, come libero professionista, oppure se sei l’amministratore delle società. Accertati di avere:

  • copia del tuo documento di riconoscimento e tessera sanitaria;
  • ricevuta telematica di apertura IVA;
  • copia delle visura camerale per le imprese.

Nel caso in cui avessi bisogno del documento con marca da bollo, è prevista una spesa di 16 €. La procedura di richiesta può essere svolta anche con raccomandata con ricevuta di ritorno, ma richiederà più tempo per i rilascio del certificato.

3. Richiesta a un CAF o un patronato

Esiste un’ulteriore possibilità ovvero quella di rivolgersi ad un CAF, ovvero un Centro di Assistenza Fiscale, per farsi assistere nella richiesta del certificato di attribuzione della Partita Iva. Puoi ottenere il certificato di attribuzione IVA anche con il supporto in alternativa di un patronato o di uno studio di commercialisti specializzato.

In questo caso dovrai recarti con tutti i documenti necessari per identificarti. L’operazione prevede un costo minimo che può variare anche in base all’urgenza di disporre di questo documento.

Come scaricare il certificato online

Se hai bisogno di presentare una domanda alla Pubblica Amministrazione o richiedere un finanziamento e hai bisogno di ottenere una copia del certificato di attribuzione della Partita IVA, la richiesta in via telematica è la soluzione più veloce.

Infatti, una volta inviato il modulo, entro pochi minuti otterrai la risposta da parte dell’Agenzia delle Entrate. Riceverai un file in pdf allegato alla posta elettronica e che ti permetterà di scaricare il formato telematico di questo documento in PDF sin da subito e con pieno valore legale.

Certificato di attribuzione apertura IVA – Domande frequenti

Dove trovo il certificato di attribuzione della Partita IVA?

Il certificato di attribuzione di Partita IVA ti viene rilasciato dopo che avrai aperto una Partita IVA come libero professionista o società, previo richiesta.

Come recuperare il certificato di attribuzione del codice IVA?

Potrai effettuare la richiesta direttamente online sul sito dell’Agenzia delle Entrate, recandoti a uno sportello sul territorio o rivolgendoti a un CAF o uno studio di commercialisti.

A cosa serve il certificato di attribuzione codice IVA?

Il certificato di attribuzione di Partita IVA è un documento che attesta la presenza di un codice IVA attivo. Scopri qui quali possono essere i suoi utilizzi.

Autore
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Gennaro Ottaviano

Esperto di economia aziendale e gestionale

Laurea in Economia Aziendale presso il Politecnico di Lugano, appassionato di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 25 Luglio 2022
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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