PMI innovativa: cos’è, requisiti, distribuzione utili e agevolazioni

La PMI innovativa, come la startup innovativa, opera nel campo dell’innovazione tecnologica e gode di importanti agevolazioni. Tuttavia, per essere considerata una PMI innovativa, la società deve rispettare alcuni requisiti: ecco quali.

Revisione a cura di Rosario EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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PMI innovativa
  • Viene definita PMI innovativa la piccola o media impresa che opera nel campo dell’innovazione tecnologica.
  • Per essere considerata una PMI innovativa l’impresa deve rispettare alcuni requisiti come il limite del fatturato annuo, il numero di dipendenti e non essere iscritta al Registro delle Imprese come startup innovativa.
  • Le PMI innovative godono di agevolazioni dedicate come detrazioni fiscali per gli investitori e agevolazioni sui finanziamenti.

Molto spesso si sente parlare di startup innovative che portano innovazioni tecnologiche in diversi settori, che godono di alcune agevolazioni specifiche, soprattutto per il primo periodo di attività. Ma cos’è la PMI innovativa?

Tra startup e PMI innovative vi sono alcune importanti differenze, ma entrambe le attività hanno l’obiettivo di portare innovazione attraverso la tecnologia.

Per essere considerate PMI innovative, le imprese di piccole o medie dimensioni devono rispettare dei requisiti per potersi iscriversi alla sezione speciale del Registro delle Imprese. Il vantaggio delle PMI innovative, così come per le startup innovative, è quello di avere accesso ad agevolazioni e sgravi fiscali. Vediamo qui quali sono le caratteristiche della PMI innovativa, come funziona e come si costituisce.

Cos’è una PMI innovativa

La PMI innovativa è la micro, piccola o media impresa che rispetta specifici requisiti e opera nel campo dell’innovazione tecnologica.

L’introduzione delle PMI innovative risale al 2015 con l’art. 4 del DL 3/2015, seguendo la scia della normativa relativa alle startup innovative. Le PMI innovative contribuiscono allo sviluppo del Paese e vengono registrate nella sezione speciale del Registro delle Imprese.

L’obiettivo dell’ordinamento è quello di tutelare quelle imprese di piccole e medie dimensioni che rafforzano la competitività del tessuto produttivo nazionale e favoriscono la diffusione di innovazioni tecnologiche nei settori economici.

Le PMI innovative, infatti, perseguono un triplice obiettivo:

  • favoriscono la crescita sostenibile, l’occupazione e lo sviluppo tecnologico;
  • contribuiscono al rafforzamento dimensionale delle startup innovative e alla creazione di un ecosistema che favorisce l’innovazione;
  • promuovono processi di trasferimento tecnologico valorizzando la ricerca e attirando in Italia talenti e capitali dall’estero.

La PMI innovativa è una società di capitali, costituita anche sotto forma di cooperativa. Ma per essere considerata “innovativa”, la PMI deve rispettare alcuni requisiti fondamentali, e poter usufruire così della gran parte delle agevolazioni destinate alle startup innovative.

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PMI innovativa: i requisiti e le caratteristiche

Ad oggi sempre più imprese si dedicano allo sviluppo di tecnologie e all’innovazione, infatti sono poche le PMI che presentano i requisiti necessari per diventare delle PMI innovative e godere di importanti agevolazioni.

Prima di tutto è importante chiarire che non sono solamente le startup innovative ad avere il diritto di diventare delle PMI innovative. Infatti, è possibile trasformare una PMI in una PMI innovativa senza passare dallo stato di startup innovativa. Basta rispettare i requisiti stabiliti dalla Legge, che sono:

  • avere la residenza in Italia o in un Paese SEE (Spazio Economico Europeo) ma con sede produttiva o con filiale in Italia;
  • aver effettuato la certificazione dell’ultimo bilancio ed eventualmente del bilancio consolidato;
  • non essere quotata in un mercato regolamentato;
  • non essere iscritta alla sezione speciale delle startup innovative;
  • il fatturato annuo deve essere inferiore ai 50 milioni di euro o il bilancio annuo non deve superare i 43 milioni di euro;
  • vi sono meno di 250 persone occupate.

Ma per essere considerata “innovativa”, l’impresa deve rispettare almeno due dei seguenti tre requisiti:

  • ha sostenuto spese in Ricerca e Sviluppo e innovazione pari ad almeno il 3% della maggiore entità tra costo e valore della produzione;
  • impiega come dipendenti o collaboratori almeno 1/5 di dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure 1/3 di collaboratori in possesso di laurea magistrale;
  • è titolare, licenziataria o depositaria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.

Le PMI innovative sono tenute a confermare annualmente il possesso di almeno due dei tre requisiti presso la Camera di Commercio. Al contrario delle startup innovative che godono delle agevolazioni a loro dedicate solamente per i 5 anni successivi alla loro costituzione, per le PMI innovative la durata è più lunga.

Infatti, le PMI innovative godono delle agevolazioni finché questa rispetti i requisiti di legge che abbiamo appena visto (con alcune limitazioni in base agli anni da cui è costituita). Se ciò non avviene, questo comporterà la cancellazione dalla sezione speciale. Al contrario delle startup innovative, con le PMI innovative non c’è il divieto di distribuzione degli utili.

Come abbiamo visto, per poter iscrivere una PMI nella sezione speciale del Registro delle Imprese uno dei requisiti è quello di certificare il bilancio, e questo vale anche per la permanenza all’interno della sezione. Questa certificazione può essere ottenuta in uno dei seguenti modi:

  • nominando un revisore legale o una società di revisione;
  • affidandosi al collegio sindacale p sindaco unico che assume anche funzioni di revisione legale.

Infatti, in entrambe le circostanze si tratterebbe di revisione legale dei conti (o volontaria nel caso di prima iscrizione).

PMI innovativa: le agevolazioni e i vantaggi fiscali

Le PMI innovative possono ricevere interessanti agevolazioni e vantaggi, soprattutto di natura fiscale. I principali vantaggi delle PMI innovative sono quelli di godere di:

  • esenzioni fiscali;
  • agevolazioni fiscali;
  • deroghe.

Tuttavia, per poter godere di detti vantaggi è necessario che queste siano iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese riservata proprio alle PMI innovative. Il Ministero dello sviluppo economico riconosce le seguenti agevolazioni alle PMI innovative:

  • incentivi all’investimento nel capitale;
  • accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per PMI;
  • esonero dalle Imposte di Bollo;
  • raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding;
  • sconto del 30% sull’acquisto dei servizi offerti dall’Agenzia ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane);
  • deroghe alla disciplina societaria ordinaria;
  • proroga del termine per la copertura delle perdite;
  • deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica;
  • remunerazione con strumenti di partecipazione al capitale.

Di conseguenza, tra i vantaggi delle PMI innovative ci sono le detrazioni fiscali per gli investitori fino al 50% fino a 300.000 euro, garanzie ministeriali che coprono fino al 100% del prestito erogato dalle banche, una gestione societaria più flessibile oltre ad un regime di tassazione agevolato.

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Come costituire una PMI innovativa

Per la costituzione di una PMI innovativa è necessaria l’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese. È quindi necessario presentare la domanda in formato elettronico attraverso la Comunicazione Unica che contenga un’autocertificazione che riporti le seguenti informazioni:

  • ragione sociale e codice fiscale della PMI;
  • data e luogo di costituzione;
  • nome e indirizzo del notaio;
  • oggetto sociale, sede principale e sedi periferiche (se presenti);
  • descrizione dell’attività e spese per ricerca, sviluppo e innovazione;
  • elenco dei soci e delle società partecipate;
  • titoli di studio ed esperienze professionali di soci e del personale la cui prestazione è connessa all’attività innovativa della PMI;
  • relazioni professionali con incubatori certificati, investitori istituzionali e professionali, università e centri di ricerca;
  • ultimo bilancio depositato;
  • diritti di privativa su proprietà intellettuali e industriali;
  • numero di dipendenti;
  • sito web.

Per questa procedura è necessario essere in possesso della firma digitale e di una casella di posta elettronica certificata (PEC). Per diventare una PMI innovativa è possibile effettuare il passaggio da startup a impresa innovativa.

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Passaggio da start-up a PMI innovativa

Il passaggio da start-up innovativa a PMI innovativa non è automatico. Infatti, pur rispettando tutti i criteri e i requisiti, è necessaria la cancellazione dalla sezione speciale dedicata alle startup innovative e allo stesso tempo effettuare l’iscrizione alla sezione speciale dedicata alle PMI innovative.

Di conseguenza è necessario allegare il modello di dichiarazione del possesso dei requisiti da sottoscrivere digitalmente. Tale passaggio è necessario, se si rispettano i requisiti, al termine dei 5 anni trascorsi dalla costituzione della startup innovativa.

Nel passaggio non sono previste interruzioni dei benefici compatibili, e questo avviene in continuità con lo svolgimento dell’attività, trattandosi di un mero adempimento burocratico.

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Passaggio da PMI a PMI innovativa

Il passaggio da startup innovativa a PMI innovativa non è l’unica strada percorribile. Infatti, anche una PMI o una startup non innovativa può diventare una PMI innovativa seguendo la procedura che abbiamo visto di sopra.

Per questo passaggio è importante verificare preventivamente le spese in ricerca, sviluppo e innovazione, in modo da riportarle e dettagliarle in nota integrativa, e poter procedere in maniera più semplice all’iscrizione futura.

Inoltre, per predisporre il passaggio da PMI a PMI innovativa, se non è presente, bisogna ricercare e incaricare un revisore legale o una società di revisione legale, fondamentale per certificare il bilancio.

PMI innovativa: mantenimento requisiti

Come abbiamo anticipato, le PMI innovative godono di importanti agevolazioni, purché continuino a rispettare i requisiti imposti dalla Legge. Di conseguenza, il mantenimento dei requisiti imposti alle PMI innovative è necessario per continuare a far parte della sezione speciale del Registro delle Imprese.

Per provare il mantenimento dei requisiti, il rappresentante legale della PMI innovativa deve depositare una dichiarazione apposita dove vengono confermati, nel Registro delle Imprese. La dichiarazione deve essere depositata entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio, ovvero entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, quindi entro il 30 giugno.

Invece, nel caso di società che prevedono un termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, per convocare l’assemblea per approvare il bilancio, il termine della presentazione della dichiarazione slitta a 7 mesi.

PMI innovativa – Domande frequenti

Quando una PMI può essere considerata innovativa?

La piccola o media impresa si può considerare una PMI innovativa se rispetta i requisiti stabiliti dalla Legge e opera nel settore dell’innovazione tecnologica. Scopri qui maggiori dettagli.

Qual è la differenza tra startup e PMI innovativa?

Le differenze tra startup e PMI innovativa sono: vincolo temporale di 5 anni per le startup, l’oggetto sociale delle startup delle essere la vendita di prodotti e servizi di alto valore innovativo, non previsto dalle PMI, ed è presente un limite di fatturato per le imprese innovative: scopri quale.

Cosa si intende per imprese innovative?

Per impresa innovativa si intende quella PMI che opera nel campo dell’innovazione tecnologica che punta a favorire la diffusione di innovazioni nei diversi settori economici, puntando sulla ricerca per commercializzare prodotti o servizi ad alto valore tecnologico.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Rosario Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 20 Giugno 2022
Dottore commercialista specializzato in startup e pmi innovative, operazioni di equity crowdfunding, e-commerce, food and casual dining. Con uno sguardo sempre rivolto al futuro, trova sistemi innovativi nello sviluppo dell’attività professionale.

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