- Recentemente il Ddl Concorrenza è stato bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato, dopo aver ricevuto l’approvazione del 26 luglio 2024 da parte del Consiglio dei Ministri.
- Il decreto interviene per migliorare la competitività del paese tramite novità mirate in alcuni specifici settori. Ad esempio, viene disposta la soglia massima al 5% per le commissioni dei buoni pasto.
- Sono state introdotte linee guida specifiche per le startup innovative, con l’obiettivo di individuare quali sono le caratteristiche di queste realtà e quali le forme di supporto a disposizione messe in campo dallo Stato.
Il Disegno di Legge Concorrenza di quest’anno ha come obiettivo primario quello di migliorare in modo decisivo la concorrenza dell’Italia sui mercati, in particolare regolamentando alcuni aspetti interni. In linea con le linee guida del PNRR, il disegno di legge è stato approvato il 26 luglio 2024 dal Consiglio dei Ministri1, costituendo il quarto testo di questo tipo dal 2017 ad oggi.
Gli interventi vanno ad influenzare diversi ambiti economici: dalle nuove regolamentazioni previste per le attività con dehors, alla portabilità delle scatole nere installate per conto delle assicurazioni, fino ai nuovi limiti per il trasporto pubblico non di linea e alle commissioni per i buoni pasto.
Recentemente inoltre il disegno di legge è stato bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato, per cui spicca una sezione dedicata interamente alle startup innovative, alla loro definizione e alla regolamentazione degli incentivi in Italia. Vediamo i dettagli nell’articolo.
Indice
Ddl Concorrenza: le startup innovative
Il 7 agosto 2024 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha confermato l’approvazione del testo di legge per il Mercato e la Concorrenza2, che contiene diversi interventi per favorire l’economia del paese e tutelare i mercati di diversi settori a livello nazionale.
Il testo è particolarmente importante per le startup innovative, ovvero le nuove attività che presentano un alto contenuto innovativo nei processi o nelle soluzioni proposte. Il decreto va infatti a dare una definizione esaustiva di queste realtà alla luce dei possibili interventi agevolativi che lo Stato può introdurre a loro beneficio.
Le startup innovative sono infatti importanti soprattutto perché favoriscono l’avanzamento in diversi settori (pensiamo al digitale) e rendono il paese competitivo anche all’estero. Vengono quindi stabiliti alcuni requisiti per definire una nuova attività come startup innovativa, ovvero:
- entro due anni dall’iscrizione al registro, il capitale sociale deve essere di almeno 20.000 euro;
- entro due anni la startup dovrà avere almeno un lavoratore dipendente.
Il decreto va a delineare anche alcuni aspetti che riguardano gli incubatori di startup, ovvero quelle realtà che favoriscono la nascita e lo sviluppo di nuove attività sul territorio.
Per rimanere nel Registro apposito, le startup dovranno inoltre almeno uno dei seguenti requisiti:
- 25% in più di spese in ricerca e sviluppo;
- aver stipulato almeno un contratto di sperimentazione con una Pubblica Amministrazione;
- aumentare ricavi caratteristici al 50% dal secondo al terzo anno di attività;
- avere una riserva patrimoniale che superi 50.000 euro;
- avere almeno un brevetto;
- convertirsi in Spa.
Dehors regolamentati nel Ddl Concorrenza
Un settore che il governo ha intenzione di regolamentare maggiormente è quello delle attività ristorative e similari in possesso di dehors all’aperto. L’obiettivo è quello di stabilire delle norme precise per questo ambito, per migliorare il decoro urbano e la competitività delle attività.
In questo senso si prevede l’introduzione di un ulteriore decreto che regolamenti al meglio la concessione agli esercizi pubblici di spazi e aree di interesse culturale e paesaggistico, per ciò che riguarda le strutture di dehors per le attività. Al momento sono ancora attive le regole introdotte durante la pandemia e saranno applicabili fino alla fine del 2025.
Buoni pasto: commissioni al 5%
Cambiano anche le regole sui buoni pasto, per cui le commissioni dovranno arrivare al massimo al 5%, modificando l’attuale situazione per cui le percentuali spesso salgono anche al 25%. Questa decisione viene presa per regolamentare il settore, ma viene comunque messo a disposizione un periodo transitorio per l’adeguamento.
Le società coinvolte potranno quindi recedere i contratti e stabilire nuovi accordi fino al 1 settembre 2025, senza incorrere in sanzioni. Fino a questa data le commissioni potranno essere quindi le stesse utilizzate attualmente.
Taxi e trasporto pubblico non di linea nel Ddl Concorrenza
Un altro ambito che ha dato adito a numerose polemiche e dibattiti è quello del trasporto pubblico non di linea, ovvero il noleggio con conducente e il servizio taxi. Il decreto per questo settore intende intervenire a limitare l’abusivismo tutt’ora presente, con maggiori sanzioni per chi opera senza l’iscrizione all’apposito registro.
Il Ministero dei Trasporti in accordo con i singoli Comuni potrà quindi intervenire con controlli mirati e con il monitoraggio del numero di licenze effettive e i casi di sospensione. Questo intervento potrebbe livellare le problematiche riscontrate nel settore negli ultimi anni, in particolare nel periodo che ha seguito la pandemia.
Ddl Concorrenza e assicurazioni
Un punto focale del decreto riguarda le assicurazioni auto e in particolare l’installazione della scatola nera, un dispositivo in grado di registrare i dati di viaggio della vettura con il fine di chiarire situazioni relative a incidenti e eventi similari.
Il testo introduce il divieto per le attività di assicurazione di limitare o impedire all’assicurato la disinstallazione delle scatole nere o eventuali penali associate a questa operazione. Queste forme di fidelizzazione andrebbero infatti contro alla concorrenza leale tra le attività, comportando obblighi per i cittadini in questo senso.
Si parla poi di un meccanismo di portabilità dei dati, per cui l’assicurato potrà richiedere l’accesso ai dati registrati dalla propria scatola nera direttamente alla compagnia assicurativa.
Altri interventi del Decreto Concorrenza
Tra gli altri interventi del decreto, troviamo indicazioni per il miglioramento del monitoraggio dei prezzi dalle Camere di Commercio.
In merito ai prezzi proposti dal settore del commercio, viene posto al centro dell’attenzione il fenomeno del “shrinkflation”, ovvero l’innalzamento del costo di un prodotto associato di contro ad una riduzione del prodotto stesso.
A questo proposito, il consumatore dovrà essere informato adeguatamente dell’adozione di questa pratica, al momento dell’acquisto, tramite etichettatura.
Si interviene anche nel settore del trasporto, dirottando una parte del ricavato dai pedaggi autostradali allo Stato, anziché a grandi gruppi come accaduto fino ad ora.
- PNRR: approvato in Consiglio dei ministri il disegno di legge annuale sulla concorrenza, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mimit.gov.it ↩︎
- Concorrenza: bollinato Ddl, con primi interventi su Startup, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mimit.gov.it ↩︎
Valeria Oggero
Giornalista