- Iscriversi in Camera di Commercio è un’operazione necessaria per tutte le ditte individuali e le società collegate al settore dell’artigianato e del commercio.
- Per effettuarla sarà necessario disporre di alcuni requisiti, personali, morali, professionali e di una serie di documenti.
- L’iscrizione avviene in via telematica utilizzando il sistema ComUnica, un procedimento che richiede una certa attenzione. Per questo può essere utile farsi affiancare da uno studio di commercialisti.
Come iscriversi alla Camera di Commercio? È un’operazione obbligatoria? Quali sono i requisiti e i passaggi che dovrai eseguire? Se ti stai ponendo queste domande, vuol dire che hai intenzione di avviare un’attività d’impresa.
Creare una società può essere una valida opportunità lavorativa, anche grazie al web e alle nuove tecnologie che hanno aperto nuovi settori. A questo si aggiungono i contributi a fondo perduto per le imprese previsti dallo Stato, proprio per favorire lo sviluppo di nuove attività.
Dovrai però porre attenzione a una serie di aspetti burocratici e seguire un iter particolare, come quello che prevede l’apertura della partita IVA e l’iscrizione alla Camera di Commercio, obbligatoria per ogni società. Se non sai da dove iniziare e a chi rivolgerti, non ti preoccupare.
Nel nostro articolo potrai conoscere come funziona la registrazione alla Camera di Commercio, quali sono i requisiti, come fare e i vantaggi di affidarsi a uno studio di commercialisti. Infine, disporrai di tutte le informazioni sui tempi e i costi.
Indice
Cos’è la Camera di Commercio (CCIAA)
La Camera di Commercio Industria e Artigianato, conosciuta comunemente anche con l’acronimo CCIAA, è un ente autonomo pubblico. Il suo scopo è di promuovere, amministrare e dare supporto alle attività economiche sui territori delle regioni.
Quindi se hai deciso di svolgere un’attività d’impresa commerciale, aprendo una ditta individuale o un’altra forma societaria, dovrai far riferimento alle regole e alle iniziative di questo ente. Infatti, gli uffici della CCIAA sono situati in ogni capoluogo delle città metropolitane a cui ti potrai rivolgere per svolgere una serie di adempimenti burocratici per la tua società, partecipare ad iniziative finalizzate alla crescita e al sostegno delle imprese.
Ad esempio, potrai aderire ai bandi pubblici o all’assegnazione di finanziamenti per le start-up, ma anche utilizzare i servizi di formazione al fine di specializzare la tua attività o quella dei tuoi collaboratori. Infine, tra le principali funzioni svolte dalla Camera di Commercio, vi è il mantenimento del Registro delle Imprese.
Come funziona l’iscrizione alla CCIAA
L’art 2188 del Codice Civile stabilisce l’obbligatorietà dell’iscrizione nel Registro delle Imprese. Cos’è esattamente? Può essere definita come una sorta di anagrafe delle società presenti in Italia. Al suo interno verranno conservate una serie di informazioni, dal patrimonio alla compagine sociale, dalle attività svolte al cambio degli amministratori, che andranno a identificare la storia di ogni società.
L’anagrafe si suddivide in due sezioni: ordinaria e speciale. Nella prima verranno inserite le società e le imprese individuali di medie e grandi dimensioni. In quella speciale si inseriscono le attività collegate alle piccole imprese e gli imprenditori agricoli. Quindi, nel momento in cui deicidi di svolgere un’attività d’impresa, dovrai effettuare i seguenti passaggi:
- primo step: costituire la società dal notaio;
- secondo step: effettuare l’iscrizione in Camera di Commercio e al Registro delle Imprese con il modello comunica.
Chiariamo subito un aspetto. Non tutte le attività imprenditoriali richiedono il primo step, ma solo quelle svolte in forma individuale. Ci possono essere step successivi per le aziende di produzione di beni e di servizi e che faranno riferimento al settore artigianale e del commercio. Con questo termine si considerano tutte quei lavori che richiedono operazioni manuali.
Ad esempio, se il tuo obiettivo è allestire un negozio di abbigliamento, dovrai non solo effettuare l’iscrizione alla CCIAA, ma anche presentare una richiesta al Comune dove si trova l’attività. Lo stesso vale se vuoi allestire un e-commerce. Invece, se il tuo business si sviluppa su un’attività individuale non commerciale o artigianale, e quindi decidi di aprire una Partita IVA come libero professionista, non è prevista la registrazione in Camera di Commercio. Nella tabella, i soggetti obbligati e esonerati dall’obbligo.
Obbligo di iscrizione alla CCIAA | Attività esenti |
Imprese commerciali | Attività professionali iscritte a un Albo |
S.a.s. | Liberi professionisti anche senza albo |
SRL | |
Cooperative | |
Consorzi | |
Imprenditori agricoli | |
Coltivatori diretti | |
Imprese artigiane iscritte all’Albo |
Come iscriversi in Camera di Commercio: requisiti
Per aprire una ditta individuale, una cooperativa o un SRL, sono necessari dei requisiti:
- personali;
- morali;
- professionali.
Ciò vale sia per quanto riguarda il soggetto che avvia l’attività, sia per tutti i soggetti che fanno parte della compagine sociale, dove presente. In primo luogo, dovrai avere compiuto la maggiore età ed essere residente in Italia.
Tra i requisiti morali si richiede l’esenzione da condanne per reati penali contro la pubblica amministrazione o l’ordine pubblico, oppure delitti volontari come furto, rapina, truffa o estorsione. Inoltre, negli ultimi 5 anni non devi essere stato sottoposto a fallimento o aver subito un giudizio per delitti colposi o reati collegati alla mafia.
Per ciò che riguarda i requisiti professionali, in linea di massima, non è richiesta una laurea o un diploma, salvo per quelle attività in cui è previsto l’obbligo di disporre di uno specifico titolo. Ad esempio, se vuoi aprire un e-commerce o un negozio di abbigliamento potrai farlo liberamente.
Invece, se hai deciso di dedicarti ad allestire una parafarmacia o un’attività di ristorazione, dovrai disporre di una serie di titoli, come laurea e certificazioni per la somministrazioni di farmaci e alimenti o, in alternativa, assumere uno o più dipendenti con le relative qualifiche.
Quali documenti servono per l’iscrizione
L’iter burocratico per l’iscrizione alla CCIAA richiede anche la presentazione di una serie di documenti che dovrai allegare alla domanda di registrazione. Ecco quali sono quelli necessari:
- documenti dell’amministratore e dei singoli soci;
- PEC della società;
- firma digitale;
- eventuale titolo di studio;
- eventuale abilitazione professionale (es. SAB)
- attribuzione di Partita IVA.
Sarà richiesta copia dei singoli documenti dei soci con la relativa certificazione riguardante i requisiti morali. Inoltre, si dovrà indicare la figura dell’amministratore che potrà essere interno o esterno alla compagine sociale.
È necessario disporre anche di una PEC registrata a nome della società e la presentazione di eventuali titoli di studio se l’apertura di questa specifica attività la richiede. Inoltre, dovrai disporre di un certificato di Partita IVA.
Come iscriversi alla Camera di Commercio online
Per effettuare la registrazione in Camera di Commercio, sarà necessario costituire una società con Partita IVA. Un tempo, questa procedura richiedeva un atto davanti al notaio, la richiesta all’Agenzia delle Entrate con l’attribuzione della Partita IVA e successivamente di effettuare la registrazione presso la CCIAA di riferimento.
Oggi l’operazione viene eseguita online per le srl tramite il portale del notariato. La pratica burocratica prende il nome di Comunicazione Unica o ComUnica, e attraverso di essa, in un’unica procedura potrai:
- aprire Partita IVA;
- effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio;
- ottenere il certificato di apertura e il codice REA;
- effettuare l’iscrizione alle Cassa Previdenziale INPS di riferimento;
- scegliere il regime fiscale.
Se vuoi approfondire questo argomento, potrai leggere anche la nostra guida completa su come aprire Partita IVA. Di seguito analizzeremo gli aspetti riguardanti il rilascio del numero di iscrizione alla CCIAA, l’attribuzione del codice REA e le relative tempistiche.
La registrazione con ComUnica
La procedura ComUnica ha semplificato moltissimo l’iter burocratico digitalizzando i singoli passaggi. Come procedere? In linea di massima dovrai accedere al portale specifico e seguire i relativi step. Devi però considerare che l’operazione richiede una serie di valutazioni, oltre alla presenza di un certo numero di documenti.
Ad esempio, dovrai scegliere la tipologia di società che si adatta alle tue esigenze di business, indicare il codice ATECO, creare lo statuto e valutare il regime fiscale. Sono tutti passaggi abbastanza tecnici e che richiedono una certa conoscenza del sistema telematico ComUnica e in ambito fiscale. Per questo, al fine di evitare errori, un utile consiglio è quello di appoggiarsi a uno studio di commercialisti.
Grazie alla loro competenza non dovrai perdere tempo nel compilare i singoli moduli online. Inoltre, potrai avere utili valutazioni sulla tipologia di società da aprire e sul regime fiscale più adatto alle tue necessità.
Infatti, se apri una ditta individuale, potrai aderire al regime forfettario, con un netto risparmio economico e sulle tasse. Infine, affidarsi a un consulente è molto utile anche per la scelta del regime previdenziale per te o per i tuoi eventuali dipendenti.
Come iscriversi alla Camera di Commercio: certificato e codice REA
Una volta completata la richiesta attraverso il sistema ComUnica, riceverai un numero di iscrizione alla CCIAA, che andrà ad identificare la tua attività d’impresa. Questo codice è univoco e identifica la tua società e tutti i relativi cambiamenti o eventi che si verificheranno durante la sua storia. È presente nella prima pagina della visura Camerale, sotto al nome della società e alla Partita IVA.
Questo numero si distingue da un altro dato importante: il codice REA. Questo acronimo identifica il Repertorio Economico Amministrativo, ed è un numero che viene attribuito a ogni imprenditore, e che serve a identificare la categoria economica di appartenenza della società.
Può essere considerato una sorta di strumento di analisi da parte della CCIAA in base al quale potranno essere effettuate statistiche sulla tua società. Questo numero ti verrà inviato attraverso posta elettronica sotto forma di certificato.
L’iscrizione per via telematica alla Camera di Commercio ha velocizzato molto la tempistica per l’apertura della tua attività imprenditoriale. Infatti, precedentemente, dovevi attendere circa un mese per completare l’iter burocratico. Oggi invece, in base al numero di richieste e alle singole Camere di Commercio, l’avvenuta iscrizione avverrà entro un massimo di 10 giorni lavorativi.
Quanto costa l’iscrizione alla Camera di Commercio
La spesa iniziale per effettuare la registrazione coincide con quella relativa all’utilizzo del sistema ComUnica. In linea di massima dovrai spendere tra i 40€ fino a un massimo di 350€. Dovrai anche considerare il versamento dei diritti camerali, che variano tra i 100€ di una ditta individuale e i 200€ di una società di capitali.
Inoltre, dovrai aggiungere il costo del consulente, indispensabile se non vuoi commettere errori, ed effettuare la richiesta online in modo idoneo. A queste spese iniziali dovrai aggiungere:
- dritti di segreteria: 18€ per imprese individuali e 90€ per le SRL o le cooperative;
- imposta di bollo: sarà di 17,50€ per le ditte individuali, 59€ per le S.a.s. e 65€ per le SRL;
- firma digitale: dai 20€ ai 40 € in base al servizio utilizzato;
- attivazione PEC: da 5,50€ a 10,50€.
Come iscriversi alla Camera di Commercio – Domande frequenti
L’iscrizione in Camera di Commercio avviene in via telematica utilizzando il sistema ComUnica, un sistema che ha velocizzato notevolmente le procedure.
Sono obbligate ad effettuare l’iscrizione alla CCIAA le ditte individuali e le altre forme di società collegate al settore artigianato e commercio. Scopri di più in questa guida.
Il costo dell’iscrizione in Camera di Commercio dipende dal tipo di attività: varia dai 40€ ai 200€ annuali in base alla tipologia di società. Quando apri una nuova attività devi tenere conto di queste spese e di tutte quelle aggiuntive per cominciare.
Buonasera,
Mio marito deve aprire partita iva come ditta individuale.
Come titolo di studio possiamo usare il certificato e non la pergamena?
Grazie
Buongiorno,
non penso sia un problema.
Grazie per averci scritto