Codice del Consumo: cambiano le regole sulla vendita dei beni

Entra in vigore il nuovo Codice al Consumo, grazie al quale aumentano le tutele dei consumatori. Ecco cosa cambia dal 2022.

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  • Cambia la disciplina sulla vendita dei beni: vengono inclusi nel Codice del Consumo anche beni di tipo digitale e gli animali vivi.
  • Garanzia: dal 2022 il consumatore è più tutelato, e la garanzia di conformità dei beni deve essere di almeno un anno.
  • Il consumatore non ha diritto di recedere il contratto per difetti di lieve entità.

Lo scorso 1° gennaio 2022 sono entrate in vigore le nuove disposizioni del Codice del Consumo. Tra le novità che interessano direttamente i consumatori privati ci sono le disposizioni che riguardano la garanzia legale di conformità e le garanzie commerciali per i beni di consumo.

Il D. Lgs. 170/2021, più conosciuto come Codice del Consumo, ha sostituito integralmente il capo I del titolo III della parte IV del D Lgs 206/2005, provvedendo, in questo modo, a riformare la disciplina di conformità dei beni e degli eventuali rimedi, che devono essere messi in atto nel momento in cui si dovessero riscontrare dei difetti di conformità degli stessi.

Per tutti i contratti di vendita che si andranno a concludere dal 1° gennaio 2022 tra un consumatore ed un venditore – indipendentemente dal fatto che l’accordo sia stato concluso online o offline – si applicheranno i nuovi articoli 128-135 septies del Codice del Consumo.

Dovranno sottostare a questa disciplina anche gli eventuali contratti di fornitura di contenuti o eventuali servizi digitali, che siano in qualche modo incorporati o interconnessi con i beni e che siano forniti a seguito della sottoscrizione del contratto di vendita. I contenuti ed i servizi digitali saranno sottoposti alle regole del nuovo Codice del Consumo, indipendentemente dal fatto che siano forniti direttamente dal venditore o da un terzo.

Codice del Consumo, le modifiche principali

Proviamo a scoprire quali sono le principali modifiche che sono state apportate al Codice al consumo. Una delle voci più importanti, che sono state aggiornate, è relativa alla garanzia di conformità dei beni che sono stati acquistati. Vediamo come:

  • il legislatore ha introdotto dei requisiti oggettivi e soggettivi attraverso i quali valutare la conformità dei beni che sono messi in vendita. Un prodotto potrà essere considerato conforme al contratto di vendita se entrambe le categorie di requisiti, che abbiamo appena richiamato, siano state soddisfatte. Sono inclusi anche beni digitali e animali vivi;
  • nel caso in cui il bene venduto non sia in grado di soddisfare i requisiti oggettivi previsti, il venditore sarà tenuto a dimostrare di aver informato chiaramente il consumatore di questo scostamento. D’ora in poi non sarà più possibile, né sufficiente, affermare che il consumatore avrebbe dovuto conoscere questo scostamento utilizzando semplicemente l’ordinaria diligenza.

La responsabilità del venditore nel Codice del Consumo

La garanzia dei beni di consumo, ma soprattutto il regime di responsabilità del venditore, diventano molto più gravosi. Vediamo come:

  • il Codice al Consumo prevede delle disposizioni molto precise sui requisiti che devono possedere i beni digitali. Tra questi spicca l’obbligo del venditore di rilasciare degli aggiornamenti gratuiti, che coprano anche la sicurezza. In particolare il GDPR è il principale indicatore della sicurezza di un sito web o di un prodotto digitale;
  • i vizi di conformità possono essere denunciati in qualsiasi momento. Viene a decadere, quindi, il termine di due mesi per effettuare la denuncia degli eventuali difetti di conformità, che grava sulle spalle del consumatore.

Il vizio di conformità può essere individuato dal consumatore a partire da gennaio 2022, non solamente entro sei mesi dalla vendita del bene, ma con termini allargati ad un anno.

Garanzia: cosa prevede il Codice al Consumo

Il Codice al Consumo introduce una novità molto importante sulla garanzia. Gli obblighi che derivano da un’eventuale garanzia sono diventati leggermente più gravosi per il venditore.

Nel caso in cui le condizioni, che siano state stabilite nella dichiarazione di garanzia convenzionale, dovessero risultare meno vantaggiose rispetto a quelle che sono reclamizzate nella relativa pubblicità, la garanzia convenzionale vincola il venditore secondo le condizioni stabilite nella pubblicità relativa.

Ciò vale a meno che la pubblicità associata sia stata corretta prima della conclusione del contratto secondo le stesse modalità, o con modalità simili a quelle in cui è stata resa.

Riparazione e sostituzione per il Codice del Consumo

Molto interessante, dal punto di vista del consumatore, è l’articolo 135 del nuovo Codice al Consumo, che prevede alcune regole molto importanti che riguardano la riparazione e la sostituzione degli oggetti acquistati con dei difetti. Queste devono necessariamente avvenire:

  • senza alcuna spesa per il consumatore;
  • in un lasso di tempo opportunamente congruo;
  • senza particolari inconvenienti per il cliente finale.

È bene ricordare e sottolineare che il consumatore finale non dovrà pagare nulla per il normale uso del bene sostituito nel periodo precedente la sostituzione.

Diritti e rimedi per il consumatore

Il paragrafo precedente ci fa capire quali siano i rimedi a cui può appellarsi il consumatore, nel caso in cui il bene acquistato abbia dei diritti di conformità. In sintesi potrà chiedere che:

  • il bene sia ripristinato alla conformità;
  • ci sia una riduzione proporzionale del prezzo;
  • possa recedere dal contratto di vendita.

Per ottenere il ripristino alla conformità, il cliente avrà la possibilità di scegliere tra la riparazione o la sostituzione del bene, purché la modalità della scelta non sia impossibile o diventi eccessivamente costosa per il venditore.

Recedere il contratto con il Codice del Consumo

Nel caso in cui il difetto sia di piccola entità, il consumatore non ha comunque diritto a recedere dal contratto. Spetta, comunque, al venditore dimostrare che il difetto di conformità sia realmente lieve.

Il consumatore avrà diritto a rifiutarsi di eseguire il pagamento di qualsiasi parte di prezzo fino a quando il venditore non abbia conseguito gli obblighi previsti dal presente capo. Restano ferme le disposizioni del Codice Civile che disciplinano l’eccezione di inadempimento e il concorso del fatto del consumatore.

Nuovo Codice del Consumo – Domande frequenti

Quando è entrato in vigore il nuovo Codice del Consumo?

È entrato in vigore dal 1° gennaio 2022. Sarà valido per tutti i contratti d’acquisto sottoscritti dopo questa data, e anche per i beni digitali. Per saperne di più sul nuovo Codice del Consumo, continua a leggere.

Cosa prevede il Codice del Consumo?

Prevede una garanzia per i consumatori, che dal 2022 saranno più tutelati, soprattutto nel caso di merce acquistata difettosa. Sarà possibile sostituire la propria merce gratuitamente. Tutti i dettagli nell’articolo.

Quali sono le modifiche del Codice del Consumo 2022?

Da gennaio i venditori dovranno verificare che la merce che stanno vendendo rispetti alcuni requisiti oggettivi e soggettivi. La sostituzione in caso di vizi di conformità è gratuita entro un anno, e il nuovo Codice si applica anche per servizi digitali e animali da compagnia.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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